Svolta in Arabia Saudita: da oggi le donne potranno guidare qualsiasi mezzo a motore!
A mezzanotte è caduto ufficialmente il divieto di guida
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Dalla mezzanotte locale (le 23 italiane), in Arabia Saudita le donne possono imbracciare il volante di un’automobile, di un camion o il manubrio di una motocicletta. Con la mezzanotte è infatti caduto il divieto storico, che ne faceva l’ultimo Paese al mondo a non riconoscere ancora questo diritto alle donne, che finora dovevano fare affidamento su mariti, fratelli o autisti per compiere operazioni elementari, come recarsi al lavoro o portare i figli a scuola. Un divieto che le aveva relegate ai sedili posteriori. Una svolta storica era stata annunciata lo scorso settembre nell’ambito dell’ambizioso programma di riforme sociali e economiche promosso dal principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS) per modernizzare il Regno, che è fra i Paesi islamici più conservatori e rigidi al mondo.
Fermate per avere “attentato alla sicurezza del Regno” e sottoposte alla pubblica gogna da alcuni media vicini al potere che dopo il loro arresto ne hanno pubblicato le foto contrassegnandole con la scritta “traditrici”. Un comportamento, quello delle autorità saudite, definito dalla direttrice di Amnesty International Medio Oriente Samah Hadid “contraddittorio”, in un Paese in cui il “clima di intimidazione appare evidente”.

Secondo alcuni osservatori locali, invece, si tratterebbe di un modo per calmare il potente establishment religioso, contrario a qualsiasi forma di liberalizzazione e di apertura nei confronti delle donne, ritenute addirittura non dotate dell’intelligenza necessaria per guidare. Intanto le donne saudite si attrezzano. In molte hanno postato la propria foto sui social network con in mano la patente nuova di zecca – le prime sono state rilasciate il 4 giugno scorso – mentre altre, con il pallino delle due ruote, scelgono di allenarsi sul circuito motociclistico del Bikers Skills Institute di Riad.
Dall’annuncio della fine del divieto, infatti, il centro ha scelto di aprire una volta alla settimana le sue porte a quelle giovani e meno giovani interessate a imparare a portare una moto e a capirne la meccanica di base. In diversi atenei aperti soltanto alle donne vengono proposti corsi di guida, ma in tante lamentano il fatto che le scuole e le istruttrici siano ancora troppo poche e che il costo delle lezioni resti troppo elevato. Le case automobilistiche, intanto, festeggiano. Secondo le stime elaborate da Bloomberg Economics, l’apertura del settore alle donne potrebbe generare 90 miliardi di dollari entro il 2030.
