Le ondate di caldo sono due volte più probabili a causa dei cambiamenti climatici di origine antropica
Uno studio in tempo reale sulla caldissima estate in corso nel nord Europa. «L’ondata di caldo nell’Artico non ha precedenti»
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Nel nord Europa L’estate in corso è notevolmente più calda della media con un’anomalia molto di alta pressione persistente sulla Scandinavia, dove favorisce gli incendi che hanno raso al suolo migliaia di ettari di foreste in Svezia, e anomalie delle temperature e di siccità che stanno perdurando da maggio e che, a sud-ovest, hanno raggiunto l’Irlanda. Invece L’Europa meridionale è stata insolitamente umida, con temporali che hanno fatto grossi danni in Francia nella prima metà di giugno e perturbato l’avvio della stagione turistica in Italia.
Il team di scienziati di World Weather Attribution ha presentato il rapporto “Attribution of the 2018 heat in northern Europe” che analizza il collegamento tra le temperature più elevate registrate finora nel Nord Europa e il cambiamento climatico e sottolinea che «Aspetti diversi delle temperature sono molto meno semplici da analizzare ma possono essere considerati in studi successivi. È importante notare che, rispetto ad altre analisi di attribuzione delle estati europee, l’attribuzione di un’ondata di caldo all’inizio della stagione con l’intero mese di agosto non farà che dare un risultato preliminare della stagione delle ondate di caldo del 2018 nell’emisfero settentrionale». Lo studio individua le cause dell’ondata di caldo in corso in tempo quasi reale utilizzando metodologie ben valutate e gli scienziati avvertono che «Non è sottoposto a peer-reviewed ed è stato scritto rapidamente. Per fare analisi, valutazione di modelli abbiamo utilizzato metodi accuratamente testati e controllato le osservazioni per gli errori. I tempi di ritorno sono in parte basati sulle previsioni e pertanto presentano ulteriori incertezze. Tuttavia, i cambiamenti nella probabilità si basano su osservazioni passate e risultati del modello e gli autori sono fiduciosi che questi risultati siano robusti».

Infatti, quelli di World Weather Attribution hanno confrontato le alte temperature attuali con i dati storici provenienti da 7 stazioni meteorologiche di Finlandia, Danimarca, Irlanda, , Norvegia, Olanda e Svezia, rilevando che, nella torrida estate in corso, «il segnale del cambiamento climatico non è ambiguo«» e aggiungono qualcosa di ancora più preoccupante: «L’ondata di caldo nell’Artico non ha precedenti». Le stazioni meteorologiche analizzate sono state scelte perché hanno digitalizzato tutti i documenti risalenti fin ai primi anni del 1900 e per valutare la portata dei cambiamenti climatici influenzati dall’uomo il team ha utilizzato anche modelli informatici.
E’ così che World Weather Attribution ha scoperto che nelle stazioni meteorologiche in Olanda, Irlanda e Danimarca, «Il cambiamento climatico ha generalmente aumentato di due volte le probabilità dell’ondata di caldo attuale.
Esistono diverse definizioni di cosa sia esattamente un’ondata di caldo, ma in questo studio la si considera come tre giorni consecutivi caldo sopra la media in un anno e uno degli autori, Friederike Otto dell’Università di Oxford, sottolinea su BBC News che «In molte parti d’Europa un caldo di tre giorni non è eccezionale e si potrebbe sostenere che sarebbe meglio guardare più a lungo. Ma abbiamo guardato periodi più lunghi e il risultato non cambia molto». I ricercatori dicono anche che quest’anno i tre giorni consecutivi più caldi di potrebbero non essere ancora avvenuti ma credono che «anche se la prossima settimana [cioè quella in corso, ndr] sarà più calda, l’impatto complessivo non cambierà».
