Trovato il meccanismo per bloccare le metastasi al cervello

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Trovato il meccanismo per bloccare le metastasi al cervello

Tumori del polmone e della mammella, cosโ€™รจ che facilita la crescita delle metastasi nel cervello? Se lo sono chiesti alcuni ricercatori che hanno individuato la presenza di un fattore molecolare su cellule cerebrali sane, prima considerate una barriera difensiva. Si apre cosรฌ uno spiraglio verso una terapia farmacologica piรน efficace.
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Un gruppo di ricerca del Dipartimento di Neuroscienze dellโ€™ospedale Molinette di Torino, diretto dal professor Riccardo Soffietti, e del CNR (CNIO) di Madrid ha infatti scoperto proprio quel meccanismo che sta alla base della crescita delle metastasi nel cervello provenienti da tumori del polmone e della mammella.

Le metastasi cerebrali rappresentano una complicanza sempre piรน frequente di alcuni tipi di tumori solidi, come quelli del polmone e della mammella, e si tratta di metastasi che si formano nellโ€™encefalo, per cui il tessuto che lo compone non รจ formato da cellule mutate del sistema nervoso centrale, ma da cellule che sono arrivate lรฌ staccandosi da altri tumori presenti nellโ€™organismo.

Ciรฒ vuol dire che alcuni tumori primari formano metastasi con piรน facilitร  nel cervello rispetto ad altri organi per โ€œpureโ€ ragioni anatomiche. In particolare, quelli che formano piรน metastasi soprattutto nel cervello sono proprio il tumore polmonare (48%) e il cancro al seno (15%) (Fonte).

Quando si sono andate a formare queste metastasi cerebrali, si ricorre per lo piรน alla chirurgia e della radioterapia, mentre la terapia farmacologica รจ tuttora limitata e insoddisfacente.

Ma i ricercatori โ€“ analizzando circa cento campioni di metastasi cerebrali provenienti da interventi neurochirurgici โ€“ sono stati in grado di scoprire il meccanismo molecolare, critico per la crescita nel cervello di metastasi provenienti da tumori del polmone e della mammella, che potrร  rappresentare in futuro un bersaglio terapeutico.

Secondo gli studi, i pazienti con espressione del gene detto STAT3 sugli astrociti reattivi (un tipo di cellule nervose) sopravvivevano meno. Il prossimo passo della scienza sarร  allora di verificare in studi clinici la possibilitร  di bloccare con farmaci specifici la STAT3.

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