Scoperti due enormi oggetti celesti che sfidano la nostra comprensione dell’evoluzione delle stelle
Non sono pianeti, ma neanche stelle… La linea di demarcazione tra stella e pianeta potrebbe essere molto più sottile di quanto pensiamo
tratto da www.sciencealert.com
Le nane brune sono oggetti celesti che sono più massicci di un pianeta, ma non abbastanza grandi per essere stelle. Ma gli astronomi hanno scoperto due nane brune che sono così massicce da sfidare la nostra comprensione dell’evoluzione stellare.
Si chiamano Epsilon Indi B e C che, con nuove stime che li mettono a più di 70 volte della massa di Giove, stanno seriamente vicino diventare le protagoniste delle nuove ricerche planetarie. Ma la loro opaca luminosità suggerisce che non sono sicuramente ancora stelle, costringendo gli astronomi a riconsiderare esattamente quanto deve essere pesante un oggetto per farlo esplodere con la fusione nucleare.
Le nane brune sono tipicamente descritte come stelle fallite, non riuscendo a possedere il materiale necessario alla gravità per creare la grande compressione sugli atomi di idrogeno e innescare una fornace nucleare. Attualmente si ritiene che le nane brune abbiano un limite superiore a circa 70 masse di Giove . Oltre a questo limite ci sono tutte le possibilità che inizieranno prima o poi a brillare.
Ma questa nuova scoperta suggerisce che potrebbe non essere questo il caso. Scoperto nel 2003 all’interno della costellazione dell’Indo, a circa 12 anni luce di distanza, il sistema Epsilon Indi consiste in una piccola stella principale di tre quarti della massa del nostro Sole e un paio di nane brune.
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