Scoperta una particella enigmatica che emerge dai ghiacci antartici

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Scoperta una particella enigmatica che emerge dai ghiacci antartici

ANITA, una missione della NASA per lo studio dei raggi cosmici, ha rilevato al di sopra dell’Antartide due โ€œfontaneโ€ di particelle che vanno verso il cielo, vale a dire in direzione opposta a quella che avrebbero avuto se fossero state generate dai neutrini cosmici. Lโ€™insolito fenomeno, confermato dai dati raccolti dall’esperimento IceCube, potrebbe essere dovuto a una particella non prevista dal Modello Standard
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Due eventi anomali rilevati dallโ€™Antarctic Impulsive Transient Antenna (ANITA) – un pallone sonda progettato dalla NASA per studiare i raggi cosmici – e descritti in un articolo appena pubblicato sulle โ€œPhysical Review Lettersโ€ a prima firma P.โ€‰W. Gorham, suggeriscono lโ€™esistenza di una particella elementare non contemplata dal Modello Standard della fisica delle particelle.

Durante le sue osservazioni, ANITA โ€“ che vola nellโ€™alta stratosfera sopra lโ€™Antartide – non rileva direttamente i neutrini ad alta energia presenti nei raggi cosmici, ma il particolare tipo di onde radio prodotte dal movimento nel campo magnetico terrestre degli elettroni liberati e fortemente accelerati dalla collisione fra i neutrini e le molecole dellโ€™atmosfera, che creano anche una pioggia di altre particelle.

Tuttavia, rianalizzando i dati registrati da ANITA, Gorham e colleghi hanno scoperto che in due occasioni, nel 2006 e nel 2014, la sonda non aveva osservato una pioggia di particelle in movimento dallโ€™alto verso basso, come di consueto, ma una โ€œfontanaโ€ di particelle che si muoveva dai ghiacci verso lโ€™alto.

L'enigmatica particella che emerge dai ghiacci antartici

Preparazione del lancio del pallone sonda della missione ANITA (NASA/Balloon Program Office)

Lโ€™ipotesi piรน semplice per spiegare lโ€™insolito fenomeno era che i due eventi fossero stati provocati da neutrini provenienti da una lontana esplosione di supernove che avevano attraversato tutta la Terra per poi emergere dai ghiacci. Ma questa spiegazione รจ stata rapidamente scartata, sia perchรฉ unโ€™esplosione di questo tipo รจ stata rilevata solo per uno dei due eventi, sia perchรฉ, se i neutrini a bassa energia possono attraversare tutto il pianeta senza interferire con esso, quelli ad altissima energia in grado di produrre la firma radio rilevata hanno delle โ€œsezioni dโ€™urtoโ€ che impediscono loro di attraversare indenni la Terra.

Scartate come improbabili anche altre ipotesi, i ricercatori hanno quindi cosรฌ ventilato lโ€™idea che fosse coinvolta una particella non prevista dal Modello Standard.

Nel frattempo, un team della Pennsylvania State University diretto da Derek B. Fox – che anticipa i suoi risultati in un pre-print sul sito arXiv.org – ha confrontato i dati forniti da Gorham e colleghi con quelli raccolti da IceCube, il gigantesco rivelatore di neutrini costruito in Antartide. E’ cosรฌ emerso che in coincidenza degli eventi registrati dalla sonda stratosferica, anche IceCube ha rilevato tre segnali che indicavano altrettante โ€œfontaneโ€ di particelle dirette verso da terra verso il cielo e non viceversa.

Una lunga serie di simulazioni al computer ha poi stabilito che cโ€™era una sola probabilitร  su 3,5 milioni che quel fenomeno fosse imputabile a una qualsiasi delle particelle contemplate dal Modello Standard, dando cosรฌ un forte sostegno all’ipotesi che i due eventi anomali siano stati generati da una particella sconosciuta.

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