Ecco le incredibili immagini della discarica sottomarina tra Messina e Reggio Calabria
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Il problema dei rifiuti in mare รจ sempre piรน drammatico anche nel nostro paese. Adesso a confermare come questa situazione sia fuori controllo arrivano delle terribili immagini riprese da una telecamera subacquea nello Stretto di Messina.
In fondo al mare tra Reggio Calabria e Messina cโรจ davvero di tutto: dalle bambole ai fornelli da cucina, da pneumatici a scarpe e vestiti, da pentole e mestoliย a giocattoliย di ogni tipo, dai materassiย ai cavi elettrici, dalle vecchie musicassette agli scopettoni del water. Addirittura รจ stata trovata un auto gettata in mare da qualche persona piรน che incivile (che ha deciso cosรฌ di rottamarla) e poi lรฌ รจ rimasta perchรฉ ovviamente nessuno si รจ preoccupato di rimuoverla.

A documentare la drammatica situazione รจ stata una telecamera subacquea pilotata via cavo dalla nave del Cnr “Minerva Uno” utilizzata dai geologi del Cnr e dell’universitร  “La Sapienza” di Roma. Questa ha percorso oltre 6 chilometri raggiungendo i 600 metri di profonditร  in 4 punti dello Stretto di Messina, due dal lato siciliano e due da quello calabrese, a breve distanza dalla costa (solo 1 o 2 km).
Inizialmente lo studio doveva occuparsi di realizzare una carta geologica del fondale marino a mille metri di profonditร . Quello che si sono trovati di fronte i ricercatori li ha lasciati perรฒ talmente a bocca apertaย cheย hanno deciso di indagare meglio sul problema dei rifiuti sottomarini:
โNel 2016 siamo tornati nello Stretto con il progetto RitMare. Questa volta lo scopo preciso era studiare i rifiuti urbani sui fondali. Ne abbiamo trovati in quantitร sbalorditive” ha dichiarato Francesco Latino Chiocci, insegnante di geologia marina all’universitร Sapienza di Roma.
Ilย lavoro degli scienziati che si compone di una serie di terribili immagini sottomarine รจ stato pubblicato su Scientific Reports.
I ricercatori hanno catalogatoย 4000 pezzi in tutto: la maggior parte dei rifiuti hanno misure che vanno dai 10 ai 50 centimetri e sono dislocati prevalentemente sul versante siciliano dello stretto. Ovviamente il materiale prevalente รจ la plastica: il 52% della spazzatura trovata รจ di plastica morbida e il 26% di plastica rigida. Per il resto si tratta di materiali edili, legno e vestiti. Tutti questi rifiuti arrivano dalle molte fiumare della zona.

Eโ la prima volta che uno scenario di tale portata รจ stato documentato in fondo al mare, la spazzatura che รจ stata trovata รจ di una tale densitร da essere superiore di mille volte a quella individuata nei fondali in altri studi. Naturalmente a preoccupare sono gli effetti che questa discarica, che si trova cosรฌ a fondo, ha sullโecosistema marino. Tra lโaltro la telecamera รจ riuscita ad arrivare solo a 600 metri di profonditร e rimane il dubbio di cosa ci sia ancora piรน in basso. Naturalmente si teme una situazione simile oย addirittura piรน drammatica.
Come giustamente sottolinea il professor Chiocci la nostra verrร ricordata come lโepoca della Geo Monnezza!
Francesca Biagioli
 
								
				 
				
								
										
			 
	
											