Dallโinizio del 2019 il numero di incendi osservati in Italia รจ molto al di sopra di quello che รจ stato osservato negli ultimi 10 anni.
di Stefania Amici
www.ingvambiente.com
Siamo abituati a pensare che gli incendi boschivi in Italia divampino solo in estate. Infatti in estate le alte temperature, la siccitร e lโincuria umana favoriscono il fenomeno degli incendi naturali. E cosรฌ รจ stato, a grandi linee, fino allโanno scorso.
Nel 2019 perรฒ, contro ogni aspettativa, alla data del 26 marzo, risultano andati in fumo in tutta lโEuropa circa 3612 ettari (unโarea pari a 4811 campi di calcio!) rispetto al valor medio, calcolato sullo stesso periodo negli ultimi 10 anni, di 246 ettari. Si tratta di un valore quasi 15 volte piรน grande, in un periodo dove mediamente non ci si aspettano incendi. La scarsitร di pioggia e, in alcuni casi, laย disidratazione della vegetazioneย dovuta alla presenza di precedente copertura nevosa, contribuiscono al propagarsi di incendi.ย I primi tre mesi di questโanno sono stati caratterizzati da un numero considerevole di incendi: 27 contro un valore pressochรฉ nullo nello stesso periodo per gli ultimi 10 anniย (fonte: sistema europeoย EFFISย del Copernicus Emergency Management Service, per la mappatura di incendi di dimensioni circa uguali o maggiori di 30 ettari).


Come รจ stato possibile raccogliere questi dati?
La tecnologia moderna permette il monitoraggio degli incendi anche dallo spazio. La possibilitร di avere questi dati in tempo quasi-reale รจ molto importante perchรฉ consente di tenere sotto controllo la situazione, utile per studi scientifici e per gli enti vigilanti. Il sistema EFFIS utilizza i dati dei sensori MODISย a bordo del satellite TERRA ed AQUA della NASA e quelli di VIIRSย a bordo del satellite Suomi National Polar-orbiting Partnership (Suomi-NPP, frutto della collaborazione NASA e NOAA) per rilevare le anomalie di temperatura della superficie osservata. I โpunti caldiโ nelle immagini vengono confrontati con i โpunti freddiโ dellโarea circostante. Se la differenza di temperatura รจ superiore ad una certa soglia, il โpunto caldoโ รจ identificato come possibile incendio. La risoluzione spaziale di 1 Km di MODIS e di 375 m di VIRSS fa si che il sistema EFFISS sia in grado di rilevare incendi maggiori di 30 ha. Il sistema EFFISS fornisce un aggiornamento sulla situazione degli incendi attivi in Europa ogni circa 2-3 ore.
Da molti anni lโINGV รจ impegnato nello studio della biomassa in combustione e dei suoi effetti utilizzando immagini dallo spazio ed attivando strategiche collaborazioni internazionali. Lโattivitร sperimentale di rilevamento degli incendi, messo a punto dallโistituto giapponese AIST (National Institute of Advanced Industrial Science and Technology) di Tokyo con il quale lโINGV collabora nellโambito di un progetto finanziato dal MIUR, si basa su un sistema che utilizza le reti neurali (intelligenza artificiale, ossia un sistema in grado di estrapolare relazioni lร dove non vi รจ una funzione nota), un sistema capace di comprendere in modo corretto dati esterni e di imparare da questi, per interpretare le immagini fornite dalle missioni Landsat 8 โ NASA-USGS (in orbita dal 2013). Lo scopo รจ quello diย discriminareย e identificareย incendi attivi, scartando altre sorgenti con segnali simili (per esempio attivitร vulcanica, ciminiere, ecc).
Per poter dare una corretta attribuzione segnale = fenomeno di interesse, ossia assegnare lโicona incendio in corrispondenza di un effettivo incendio e non di una ciminiera, la rete neurale deve essere โallenataโ a riconosce correttamente i segnali. In questo contesto, lโINGV ha il compito di verificare e validare la corrispondenza tra evento identificato automaticamente dalla rete neurale e quello โrealeโ, escludendo false attribuzioni, per fornire alla rete quelle corrette (veritร ), permettendo al sistema stesso di imparare dallโesperienza.

In basso (cerchio rosso), il segnale ad alta temperatura su immagineย Landsat 8 รจ classificato dal sistema come incendio ma Google mostra la presenza di abitazioni e pannelli solari.
Il progetto, intitolato โTesting Japan hot spot system for High Temperature Events (HTE) in central Italyโ, ancora in corso, si prefigge di fornire la validazione delle identificazioni fornite sia da Landsat 8 e dalla costellazione di satelliti Sentinel 2A e Sentinel 2B del programma europeo Copernicus, per le regioni dโItalia di competenza del progetto. Maggiori informazioni sul progetto e sugli studi degli incendi condotti allโINGV sono presenti nel sito INGV.
Immagine di copertina: Australia 4 Marzo 2019 mega incendio nella zona diย Vittoria. Immagine contiene dati modificati. Credits: Copernicus Sentinel modified data [2019]