Cnr: “Stiamo assistendo a cambiamenti biologici oceanici mai visti”
Studio internazionale: possibili conseguenze sui servizi ecosistemici come pesca, acquacoltura e turismo
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«Nell’ultimo decennio il riscaldamento terrestre ha portato a mutamenti biologici su scala oceanica senza precedenti», è quanto emerge dallo studio “Prediction of Unprecedented Biological Shifts in the Global Ocean” pubblicato su Nature Climate Change da un team internazionale di ricercatori guidato dal Cnrs francese al quale hanno partecipato anche Alessandra Conversi dell’Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) e Serena Fonda-Umani, del Dipartimento di scienze della vita dell’università di Trieste, e che suggerisce che «Le future variazioni di temperatura avranno effetti ancor più importanti sulla vita marina».
Al Cnr ricordano che «Secondo il 5th Assessment Report dell’Intergovernmental panel on climate change, dal 1995 l’oceano globale ha assorbito oltre il 90% del calore in eccesso intrappolato nell’atmosfera dai gas serra. Tuttavia, solo una minuscola parte degli oceani è attualmente monitorata rispetto al cambiamento globale, il che limita la nostra capacità di prevedere le sue implicazioni sulla biodiversità a scala oceanica».
Lo studio, identifica in particolare «alterazioni inusuali nella vita marina dopo il 2010 nel Pacifico, nell’Oceano Atlantico e nell’oceano Artico» e la Conversi spiega che «Questi risultati suggeriscono l’inizio di una nuova era climatica caratterizzata da forti cambiamenti biologici in regioni sempre più diffuse. E’ risaputo che i cambiamenti climatici hanno effetti sulla biodiversità marina, tuttavia può accadere che in un periodo di tempo relativamente breve (ordine anno) si modifichi l’intera rete trofica di un ecosistema, con impatti anche devastanti sui servizi ecosistemici e sulle collettività che ne usufruiscono. Questi fenomeni, detti “phase”, “regime” o “abrupt shifts”, o cambi/salti di sistema, sono stati identificati in molti bacini marini, per esempio nel Mare del Nord e in Adriatico a fine anni 80».

 
								
				 
				
								
										
			 
	
											