Mangiamo fino a 5 grammi di plastica a settimana, senza accorgercene! (VIDEO)

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Mangiamo fino a 5 grammi di plastica a settimana, senza accorgercene! (VIDEO)

Wwf: ยซSe non la vogliamo nel nostro corpo, dobbiamo fermare le milioni di tonnellate di plastica che continuano a disperdersi in naturaยป
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Nata per essere un materiale versatile quanto resistente, la plastica svolge fin troppo bene il proprio lavoro e si trova ormai davvero ovunque: non solo nei ghiacciai piรน remoti come nelle fosse oceaniche, ma pure allโ€™interno del corpo umano. Semplicemente, la inghiottiamo ogni giorno. Lo studio No plastic in nature: assessing plastic ingestion from nature to people, condotto dallโ€™Universitร  di Newcastle in Australia e commissionato dal Wwf, combina i dati di oltreย 50 precedenti ricerche mostra che ormai la plastica รจ un elemento comune nella nostra dieta: ne mangiamo fino a 2.000 minuscoli frammenti a settimana, che corrispondono a circa 5 grammi โ€“ lโ€™equivalente in peso di unaย carta di credito o di una penna โ€“ e in fondo allโ€™anno pesano in media oltre 250 grammi.

Comโ€™era ovvio del resto, una volta dispersa nellโ€™ambiente la plastica non ci ha messo molto ad entrare allโ€™interno della catena alimentare ed arrivare a noi. Dopo lโ€™acciaio e il cemento, la plastica รจ il materiale di creazione umana piรน diffuso al mondo: la sua diffusione in natura รจ ormai talmente ampia da essere rilevata anche nellโ€™aria che respiriamo, con una pervasiva presenza recentemente rilevata anche nelle montagne piรน remote dei Pirenei. Il nuovo studio dellโ€™Universitร  di Newcastle mostra invece come la maggior parte delle particelle che inghiottiamo involontariamente sotto i 5 millimetri, e vengono assunte principalmente attraverso lโ€™acqua che beviamo, sia dalla bottiglia che dal rubinetto; la microplastica รจย infatti presente nelle acque di tutto il mondo, partendo daย quelle di superficie per finire nelle falde. Frutti di mare,ย birra e sale sono gli altri alimenti con i piรน alti livelliย di microplastiche registrati, anche se le differenze a livello geografico sono notevoli. Un americano o un indiano mangia in media il doppio della plastica di un europeo, che evidentemente puรฒ godere di una piรน efficiente tutela ambientale.

ยซI risultati dello studio โ€“ commentaย Marco Lambertini, direttoreย internazionale del Wwfย โ€“ segnano un importante passo avanti nelย comprendere lโ€™impatto dellโ€™inquinamento da plastica sugli esseriย umani e devono servire da campanello dโ€™allarme per i governi. รˆ un problema globale, che puรฒ essere affrontato solo globalmente attraverso un trattato che impegni governi, imprese e consumatoriยป.

Si tratta di una sfida ciclopica. La produzione mondiale di plastica รจ passata dai 15 milioni del 1964 agli oltre 310 milioni attuali: dagli anni โ€˜50 del secolo scorso sono state prodotte 8,3 miliardi di tonnellate di plastica, ma il problema รจ che si stima ne siano state buttate in natura circa 6,3 miliardiย di tonnellate. E lรฌ la plastica non scompare praticamente mai, si sbriciola in frammenti sempre piรน piccoli che vengono poi trasportati ovunque, fino al nostro organismo.

Da maledire non รจ dunque il materiale in sรฉ, ma la sua produzione spesso superflua e soprattutto la sua cattiva gestione una volta divenuto rifiuto. In Europa e in Italia nel corso degli ultimi anni sono stati fatti passi avanti โ€“ ad esempio gli imballaggi italiani, la cui immissione al consumo continua perรฒ a crescere, per il 44,5% sono stati avviato a riciclo, per il 43% a recupero energetico e per il 12,5% in discarica โ€“, ma รจ chiaro come di strada da fare ne rimanga molta.

La sfida รจ la stessa per limitare lโ€™inquinamento marino da plastica. รˆ necessario ridurre in primis i tonnellaggi immessi al consumo (e prevenire cosรฌ la successiva produzione di rifiuti), aumentare il riciclo e il recupero energetico โ€“ dotandosi dunque dei necessari impianti industriali sul territorio โ€“ per ridurre il piรน possibile il ricorso alla discarica. E soprattutto sensibilizzare adeguatamente la cittadinanza sulle reali cause dellโ€™inquinamento marino da plastica: la spazzatura che sta invadendo (anche) il Mediterraneo รจ quella che viene impunemente gettata allโ€™aria aperta come in discariche abusive da cittadini, turisti ed attivitร  economiche, non quella che viene conferita dove dovrebbe per essere avviata a recupero di materia, di energia o a smaltimento presso impianti controllati e autorizzati a trattarla.

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