Il recente aumento delle emissioni di metano proviene dalle zone umide del Sud Sudan
Gli scienziati pensano di poter spiegare almeno in parte la recente crescita dei livelli di metano nell’atmosfera
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Lo studio “An increase in methane emissions from tropical Africa between 2010 and 2016 inferred from satellite data”, pubblicato su Atmospheric Chemistry and Physics da un team di ricercatori delle università di Edimburgo e Licester, del Centre for Ecology and Hydrology e del National Centre for Earth Observation britannici, mostra un forte balzo delle emissioni di metano (CH4) provenienti solo dalle zone umide del Sud Sudan e i dati satellitari indicano che la regione ha ricevuto un grande afflusso d’acqua dai laghi dell’Africa orientale, tra cui il Victoria, questo avrebbe fatto aumentare il CH4 emesso dalle zone umide, rappresentando una parte significativa dell’aumento del metano globale. Forse, se si prende in considerazione l’Africa orientale nel suo insieme, anche fino a un terzo della crescita registrata nel periodo 2010-2016».

Intervistato da BBC News, uno degli autori, Paul Palmer della School of GeoSciences dell’università di Edimburgo, ha sottolineato che «In questa regione non c’è molto monitoraggio del territorio che possa dimostrare o confutare i nostri risultati, ma i dati che abbiamo si adattano magnificamente. Abbiamo prove indipendenti che dimostrano che le Sudd wetlands si sono ingrandite e si può persino vederlo nelle immagini aeree: sono diventate più verdi».
Il metano è un potente gas serra e, come l’anidride carbonica, le sue concentrazioni nell’atmosfera stanno aumentando. Ma non si tratta di un aumento costante come quello della CO2: nei primi anni 2000 le emissioni di CH4 si erano addirittura stabilizzate ma sono ricominciate ad aumentare nel 2007, con un ulteriore aumento che è stato registrato nel 2014.
