E se il Pianeta Nove fosse, invece, un buco nero?
Due scienziati della Harvard University hanno sviluppato un nuovo metodo per cercare eventuali buchi neri nel Sistema solare esterno e determinare, una volta per tutte, la vera natura dell’ipotetico Planet Nine. “Pianeta” che – ma è solo un’ipotesi ardita – potrebbe essere un buco nero delle dimensioni di un pompelmo, con una massa da cinque a dieci volte quella della Terra. Lo studio è stato accettato per la pubblicazione su ApJ Letters
di Maura Sandri
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Se avete visto Interstellar – il film del 2014 che ha visto il famoso astrofisico Kip Thorne come consulente scientifico – vi ricorderete del wormhole posto in prossimità di Saturno: un cunicolo spazio-temporale in grado di condurre in un’altra galassia, con pianeti abitabili che potrebbero costituire una nuova casa per l’umanità. Ecco, in questa notizia i wormhole non c’entrano ma i buchi neri, loro parenti stretti, sì… e potrebbero essere piuttosto vicini, non quanto Saturno ma non molto più distanti.
C’è infatti chi ha ipotizzato che il famoso Pianeta Nove a lungo cercato alla periferia del Sistema solare potrebbe in realtà essere un buco nero. Sì, avete capito bene: ci potrebbe essere un buco nero (o forse anche più di uno) alla periferia del nostro Sistema solare. Ovviamente noi non lo riusciremmo a vedere – perché non emetterebbe luce – ma potremmo osservarne gli effetti su altri corpi vicini. Effetti che potrebbero giustificare le anomalie riscontrate oltre l’orbita di Nettuno e imputate al Pianeta Nove, per l’appunto.


