Inquinamento delle acque, una “bomba a orologeria” sulla salute mondiale
Senza investimenti adeguati in infrastrutture o trattamenti idrici, entro la fine del secolo miliardi di persone saranno colpite da una gravissima crisi da inquinamento idrico, specie nell’Africa sub-sahariana e in Sud America
di Lilly Tozer/Nature
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Secondo uno studio modellistico, entro il 2100 fino a 5,5 miliardi di persone in tutto il mondo potrebbero essere esposte ad acqua inquinata.
I ricercatori hanno mappato la qualitร delle acque di superficie in base a tre diversi scenari del clima e dello sviluppo socio-economico futuri.
In tutti i casi, l’Africa sub-sahariana รจ risultata essere tra le aree piรน colpite.
Le previsioni, pubblicate su “Nature Water” il 17 luglio, offrono “un’analisi temporale e spaziale di quelle che finora sono state prove aneddotiche sulla qualitร dell’acqua nell’Africa sub-sahariana”, afferma Tafadzwa Mabhaudhi, che studia i cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare all’Universitร di KwaZulu-Natal a Durban, in Sudafrica.

Senza investimenti adeguati in infrastrutture o trattamenti idrici, “siamo sicuramente seduti su una bomba a orologeria”, aggiunge Joshua Edokpayi, ricercatore in gestione della qualitร dell’acqua all’Universitร di Venda a Thohoyandou, in Sudafrica.
Secondo le stime delle Nazioni Unite, due miliardi di persone nel mondo hanno giร difficoltร ad accedere all’acqua potabile. Negli ultimi decenni, l’Asia orientale e la regione del Pacifico hanno registrato il maggior inquinamento delle acque superficiali, a causa del boom dell’industrializzazione e della popolazione che ha portato a una crescente domanda di acqua in aree che non hanno le infrastrutture per sostenerla.
Previsioni sull’acqua
Per studiare gli effetti futuri di tendenze simili, i ricercatori hanno modellizzato la qualitร dell’acqua in periodi di 20 anni, dal 2005 al 2100, utilizzando i modelli esistenti di qualitร dell’acqua globale.
Hanno preso in considerazione tre scenari climatici futuri utilizzati dallโIntergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), noti come SSP1-RCP2.6, SSP5-RCP8.5 e SSP3-RCP7.0. SSP รจ l’acronimo di shared socioeconomic pathways (percorsi socioeconomici condivisi) e prende in considerazione diversi fattori sociali, mentre RCP (representative concentration pathways) descrive “percorsi rappresentativi di concentrazione”, riferendosi alle traiettorie delle concentrazioni di gas serra. Per esempio, SSP5-RCP8.5 indica una traiettoria business-as-usual, definita da un continuo e forte progresso tecnologico con una preoccupazione limitata per il riscaldamento globale. SSP1-RCP2.6 definisce un ottimistico futuro “verde” in cui la sostenibilitร diventa una prioritร globale.
Il gruppo di ricercatori ha rilevato che in tutti gli scenari la qualitร dell’acqua รจ destinata a peggiorare nei paesi del Sud America e dell’Africa sub-sahariana con economie emergenti. Al contrario, in molti paesi ricchi, i livelli di inquinanti organici e di sostanze che possono causare malattie tendono a diminuire, grazie al miglioramento del trattamento delle acque.
La proiezione SSP3-RCP7.0, che descrive un’imminente “strada accidentata” di crescenti rivalitร nazionali unite a un lento progresso economico e ambientale, si รจ distinta come lo scenario peggiore. In questo modello, l’inquinamento organico dell’acqua nell’Africa sub-sahariana รจ piรน che quadruplicato entro il 2100, lasciando 1,5 miliardi di persone esposte ad acqua non sicura. Il deterioramento della qualitร dell’acqua nell’Asia meridionale, nel Medio Oriente e nel Nord Africa porta a un aumento dell’esposizione all’inquinamento in queste regioni.

Questo dato ha sorpreso il coautore dello studio Edward Jones, geologo dell’Universitร di Utrecht, nei Paesi Bassi. Aggiunge che, sebbene uno scenario business-as-usual comporti una dipendenza insostenibile dai combustibili fossili, potrebbe anche portare a un miglioramento delle infrastrutture idriche e quindi della qualitร dell’acqua, come giร osservato in alcuni paesi. Lo scenario SSP3-RCP7.0 รจ caratterizzato da una scarsa crescita economica, da gravi cambiamenti climatici e dall’espansione della popolazione, che porta a una gestione molto peggiore della qualitร dell’acqua.
Sforzo globale
Sia Edokpayi che Mabhaudhi affermano che la ricerca evidenzia la necessitร di una migliore attuazione delle politiche regionali sulla qualitร dell’acqua. Secondo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, tutti i cittadini del mondo dovrebbero avere accesso all’acqua potabile entro il 2030. Tuttavia, Mabhaudhi afferma che c’รจ uno scollamento tra le politiche globali e la realtร su scala piรน piccola, e che il mondo ha bisogno di approcci congiunti che “mettano al centro i risultati per le persone e il pianeta”.
L’inquinamento sfida i confini nazionali, afferma Edokpayi, e le collaborazioni transfrontaliere saranno fondamentali per evitare che le peggiori previsioni si avverino.