Un brillamento solare ha causato un blackout parziale in Nord America

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Un brillamento solare ha causato un blackout parziale in Nord America

E’ avvenuto il 7 agosto a causa di un’espulsione di massa coronale classificata nella categoria X1.5, aumentate le aurore
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Un potente brillamento solare ha temporaneamente interrotto i segnali radio e di navigazione in tutto il Nord America.

A causare il parziale blackout, lunedรฌ 7 agosto, รจ stato lo sciame di particelle cosmiche, ossia un’espulsione di massa coronale classificata nella categoria X1.5, la piรน potente, che ha seguito di appena due giorni un brillamento ancora piรน forte ma che ha solo sfiorato il nostro pianeta. ย 

Secondo il sito Spaceweather, dedicato al meteo spaziale, le particelle che hanno investito il naturale scudo magnetico che protegge il pianeta potrebbero ancora generare alcuni disturbi e aumentare il numero di aurore polari.Da circa 18 mesi il Sole fa registrare un’intensa attivitร  con eruzioni quasi quotidiane, attivitร  che dovrebbe continuare a intensificarsi nell’ambito di un ciclo di circa 11 anni che dovrebbe culminare attorno al 2025.

 Sia giugno che luglio hanno fatto registrare almeno un brillamento di classe X, i piรน potenti nella classificazione usata in ambito internazionale, e nei primi 10 giorni agosto se ne sono registrati 2: il 5 agosto una Cme di categoria X1.63 e il 7 agosto un altro di categoria X1.5. Contrariamente a quanto previsto da alcuni modelli, il secondo dei due brillamenti non ha cannibalizzato il primo. Si ipotizzava infatti che l’origine da una regione solare molto vicina e il breve lasso di tempo intercorso tra i due, avrebbe consentito al secondo brillamento di raggiungere e fondersi con il precedente, dando vita a un cosiddetto brillamento cannibale. Ma cosรฌ non รจ avvenuto e solo il piรน recente tra i due brillamenti ha investito il campo magnetico del nostro pianeta causando alcuni danni alle comunicazioni satellitari e in alcune frequenze delle onde radio. Il blackout รจ stato limitato, ma alcuni effetti secondari, in particolare maggiori aurore polari, potrebbero farsi sentire ancora nelle prossime ore.

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