PRIME IPOTESI SU UNA NUOVA E DURATURA ESPANSIONE DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO DAL FINE SETTIMANA A PARTIRE DALLA SARDEGNA E DAL SUD ITALIA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
tratto da Centrometeo
La dinamica atmosferica di questa stagione estiva nellโarea mediterranea continua a trovarsi in balia di due circolazioni di masse dโaria dalle caratteristiche termodinamiche molto diverse tra loro: una calda di matrice subtropicale continentale che rimanda al promontorio nord africano e una fresca di origine atlantica che รจ governata dalla depressione dโIslanda
 A decidere lโarea del palcoscenico alle nostre latitudini nel quale vanno in scena le condizioni meteorologiche riconducibili alle due circolazioni e a tracciare la linea di confine dalle due masse dโaria cosรฌ diverse โ lungo la quale si sprigiona tutta lโenergia dei contrasti termici nel momento in cui esse arrivano a fronteggiarsi โ cโรจ un Anticiclone delle Azzorre che offre il proprio fianco settentrionale per agevolare lโallontanamento dellโinfluenza del promontorio subtropicale ma senza provare poi a sostituirlo in modo stabile: al contrario, un ritorno sui propri passi in pieno Oceano permette alla dinamica atmosferica di gettare le basi per edificare una nuova pulsazione meridiana e, di conseguenza, un nuovo trasporto di aria calda dal deserto sahariano verso le nostre regioni.
 A decidere lโarea del palcoscenico alle nostre latitudini nel quale vanno in scena le condizioni meteorologiche riconducibili alle due circolazioni e a tracciare la linea di confine dalle due masse dโaria cosรฌ diverse โ lungo la quale si sprigiona tutta lโenergia dei contrasti termici nel momento in cui esse arrivano a fronteggiarsi โ cโรจ un Anticiclone delle Azzorre che offre il proprio fianco settentrionale per agevolare lโallontanamento dellโinfluenza del promontorio subtropicale ma senza provare poi a sostituirlo in modo stabile: al contrario, un ritorno sui propri passi in pieno Oceano permette alla dinamica atmosferica di gettare le basi per edificare una nuova pulsazione meridiana e, di conseguenza, un nuovo trasporto di aria calda dal deserto sahariano verso le nostre regioni.
In questa prima decade di luglio sarร  proprio questo il segnale che andrร  a definire il tempo dellโItalia. Dopo una temporanea disposizione delle correnti in quota dai quadranti occidentali, che scorreranno sulla nostra verticale tra giovedรฌ 4 e venerdรฌ 5 portando un tipo di tempo in prevalenza soleggiato, ecco che nel fine settimana una nuova e ampia curvatura ciclonica delle correnti sul settore occidentale europeo andrร , da un lato, a esporre le regioni settentrionali al probabile transito delle ennesime condizioni di instabilitร  e, dallโaltro, a posizionare il Centro-Sud sul fianco ascendente di una nuova cresta subtropicale (fig. 1, a sinistra). Intorno alla metร  della prossima settimana, una retrogressione dellโintero sistema ondulatorio potrebbe invece far entrare tutta la nostra penisola entro il raggio dโazione del promontorio nord africano (fig. 1, a destra), con lโavvezione di aria calda che prenderebbe a questo punto una via piรน occidentale per raggiungere le latitudini mediterranee.
La traccia dellโavvezione dellโaria di origine sahariana รจ come sempre ben visibile nella previsione della posizione dellโisoterma di 20 ยฐC a 850 hPa: man mano che si modificheranno gli equilibri dellโintero sistema barico, il cambio di orientamento della traiettoria delle correnti sposterร  infatti in parte verso ovest e in parte verso nord il confine settentrionale della massa di aria calda che potrebbe cosรฌ conquistare agevolmente tutto il Mediterraneo centro-occidentale (fig. 2).

Possiamo allora affermare di essere arrivati a una svolta e quindi di trovarci di fronte allโinizio di una fase stabile piรน robusta, piรน duratura e piรน calda? I presupposti ci sono, come tra lโaltro lascerebbero intendere anche le previsioni di ensemble, riferite alla temperatura a 850 hPa e alle precipitazioni, per quanto riguarda per esempio la cittร di Roma che abbiamo preso per ora come esempio solo per far comprendere la qualitร del segnale che sta emergendo ricalcolo dopo ricalcolo (fig. 3): un segnale che sembra evidenziare, in modo piuttosto chiaro, una tendenza ad avere un quadro termico destinato a portarsi su valori sopra la media climatica e qui rimanere anche per un periodo sufficientemente lungo e una probabilitร molto bassa se non nulla di avere precipitazioni.Bisognerร ora vedere come questo segnale andrร materializzandosi nei prossimi giorni per poter cosรฌ cogliere i dettagli che ci permetteranno di definire meglio l’entitร e i contorni spazio-temporali di questa nuova fase atmosferica.
Una precisazione: come detto bisognerร aspettare ancora qualche aggiornamento per poter definire questa nuova fase meteorologica. In parole povere, vuol dire che ad oggi non รจ possibile ancora fornire dei dettagli su tutte le caratteristiche che riguardano la posizione del promontorio e del suo asse, l’ampiezza dell’ondulazione, l’intensitร dell’avvezione subtropicale, ecc… Se seguite questa pagina da tempo, sapete che questi dettagli vengono analizzati strada facendo, prima di arrivare alla previsione vera e propria.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera
 
								
				 
				
								
										
			 
	
											