LUGLIO 1967 E LUGLIO 2024 A CONFRONTO: QUANDO SI VUOLE A TUTTI I COSTI NEGARE L’EVIDENZA
LUGLIO 1967 E LUGLIO 2024 A CONFRONTO: QUANDO SI VUOLE A TUTTI I COSTI NEGARE L’EVIDENZA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Ogni volta in cui ci troviamo immersi in unโondata di caldo e le temperature raggiungono valori per lo piรน compresi tra i 35 e i 40 ยฐC, iniziano a girare sul web e talvolta anche in trasmissioni televisive ritagli di giornali del passato per dimostrare che il caldo intenso รจ sempre esistito: in fin dei conti, ยซรจ estate ed รจ normale che faccia caldoยป รจ la convinzione che oggi va per la maggiore ed รจ una convinzione difficile da scardinare se non si riesce a capire che la questione non รจ il singolo evento, ma come si sono modificate nel tempo la frequenza, l’intensitร e la persistenza di questi singoli eventi.
Per esempio, i fantomatici 42 ยฐC a Roma del luglio del 1967 rappresentano una delle notizie piรน gettonate che rimbalzano qua e lร per dimostrare che il caldo di questi giorni si รจ fatto sentire anche in passato.

Che le ondate di calore appartengano al nostro clima lo abbiamo detto e ripetuto decine di volte e di conseguenza non si mette assolutamente in dubbio che anche in anni passati, quando il ยซglobal warmingยป dormiva ancora sonni tranquilli, si siano manifestati periodi in cui la temperatura raggiungeva valori elevati, anche superiori ai 34-35 ยฐC. Questi periodi, tuttavia, erano passeggeri e non condizionavano in maniera determinante il bilancio termico mensile: questo particolare, non di poco conto, evidenzia semplicemente il fatto che le fasi calde non rappresentavano il cosiddetto ยซsegnale dominanteยป della dinamica atmosferica di quel mese.
La prova viene data dal valore dell’anomalia della temperatura media mensile. Come si puรฒ osservare (immagine a sinistra), il luglio del 1967 in Italia ha chiuso il bilancio quasi in media termica rispetto allโultima climatologia di riferimento (1991-2020): secondo i calcoli dellโISAC-CNR di Bologna, lo scarto fu di -0.59 ยฐC. Si puรฒ altresรฌ osservare, invece, come il luglio di questโanno (immagine a destra) sia stato molto piรน caldo del normale, con uno scarto rispetto allo stesso clima di ben +2.08 ยฐC su scala nazionale: questa anomalia รจ una chiara evidenza di come questo valore derivi da una persistenza di condizioni atmosferiche dello stesso segno, vale a dire di una perdurante situazione meteorologica caratterizzata dalla presenza ingombrante del promontorio nord africano e del trasporto di aria subtropicale che lo ha accompagnato.
Un evento passeggero di caldo non lascia impronte in un bilancio termico mensile. Un evento persistente di caldo lascia impronte in un bilancio termico mensile. Un evento passeggero di caldo viene annullato dalla variabilitร meteorologica e quindi dagli effetti degli altri scenari atmosferici che lo seguono e che lo precedono. Un evento persistente di caldo viene appena smussato dagli altri scenari atmosferici che, avendo meno tempo per ยซriparareยป lโanomalia, non riescono nellโintento anche perchรฉ non sono altrettanto incisivi. La questione non รจ quindi lโondata di caldo in sรฉ ma il cambiamento delle sue caratteristiche, cioรจ dell’intensitร , della persistenza e della frequenza. ร cosรฌ difficile da capire?
 
								
				 
				
								
										
			 
	
											 
	
											