ANSIA DA CALDO? NO, GRAZIE

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ANSIA DA CALDO? NO, GRAZIE

ANSIA DA CALDO? NO, GRAZIE

Di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera



Sta per iniziare una fase stabile e soleggiata che, come detto, ci accompagnerร  almeno fino al fine settimana con cieli in prevalenza sereni e temperature che nel pomeriggio raggiungeranno valori estivi. Si tratta del primo sussulto del promontorio nord africano, cioรจ di quella figura di alta pressione che ormai conosciamo molto bene essendosi spesso sostituita allโ€™anticiclone delle Azzorre nel condizionare la nostra dinamica atmosferica nel corso dellโ€™anno.


Questa struttura barica รจ diventata sinonimo di ยซondata di caloreยป perchรฉ si accompagna al trasporto di aria decisamente piรน calda proveniente dallโ€™entroterra sahariano: รจ quindi comprensibile che, ogni qual volta in cui si sente parlare di uno stato del tempo legato al promontorio nord africano, i ricordi facciano riaffiorare gli episodi di caldo intenso e talvolta prolungato vissuti per esempio nelle estati recenti, in particolar modo quando la stagione primaverile inizia a intraprendere lโ€™ultimo tratto del proprio cammino prima di passare il testimone.

Ecco, a tal proposito vorrei invitare chi legge a non lasciarsi trasportare dalleโ€ฆ emozioni, ma di provare a essere piรน razionale. Vuol dire andare avanti passo dopo passo, seguendo le future evoluzioni della dinamica atmosferica senza fasciarsi troppo la testa su quello che ci aspetterร  tra giugno e agosto, il cui stato meteorologico sarร  analizzato a tempo debito: credere per esempio chissร  quale caldo ci aspetterร  nei prossimi mesi solo perchรฉ nei prossimi giorni arriveremo a 28-29 ยฐC non ha, infatti, alcun senso e serve solo ad alimentare quello stato di ansia e di preoccupazione che non aiuta certamente il nostro stato psico-fisico.

Cerchiamo di essere piรน razionali anche nellโ€™approccio alla descrizione degli eventi perchรฉ, per quanto sia ormai appurato che le ondate di calore sono diventate piรน intense, piรน frequenti e piรน durature rispetto al passato, diventa controproducente far suonare campanelli di allarme ogni qual volta sentiamo parlare di promontorio nord africano in arrivo. Cerchiamo di inserire prima lo scenario nel contesto meteorologico giร  vissuto e solo se questo scenario finisce per alimentare una persistenza dello stesso stato del tempo analizziamolo anche in un contesto piรน ampio che abbraccia non solo il tempo, ma anche il clima. In altre parole, avere una fase stabile e calda nel corso di una primavera che ha dimostrato della dinamicitร  rientra ancora nella variabilitร  della stagione.

Relazionando in questo modo e lasciando da parte lโ€™ansia possiamo evitare di prestare il fianco a chi si diverte a prendere di mira le cartine colorate di rosso e a chi nega che il clima sia cambiato in fretta. Magari, con questo comportamento potremmo anche gettare qualche seme di cultura, sperando che germogli.

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