NEL CUORE DELL’ESTATE IL TEMPO ANDRÀ IN ALTALENA, TRA CALDO INTENSO E FASI INSTABILI
NEL CUORE DELL’ESTATE IL TEMPO ANDRÀ IN ALTALENA, TRA CALDO INTENSO E FASI INSTABILI
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Giunti ormai nel pieno dell’estate meteorologica che nelle prossime tre settimane – cioè tra la terza decade di luglio e la prima di agosto – ci farà entrare nella parte della stagione statisticamente più stabile e calda, la dinamica atmosferica è intenzionata invece a mostrare una certa vivacità proponendo il susseguirsi di eventi che possiamo considerare quasi diametralmente opposti. Artefice di questo scenario abbastanza complesso sarà quella saccatura atlantica che nei recenti interventi abbiamo previsto avvicinarsi all’Europa occidentale e che proprio in queste ore sta stimolando l’espansione del promontorio nord africano verso il Mediterraneo centrale.

Fino a metà della prossima settimana, la posizione quasi stazionaria di queste due figure bariche proporrà grossomodo lo stesso tipo di circolazione a scala sinottica (fig. 1, a sinistra): se il Centro-Sud risentirà della curvatura anticiclonica delle correnti che arriveranno direttamente dall’entroterra sahariano apportando un tempo in prevalenza soleggiato con caldo anche intenso, il Nord sarà invece lambito dal flusso instabile e relativamente più fresco veicolato dalla saccatura. Il contrasto termico tra due masse d’aria ben diverse tra di loro scorrerà quindi a cavallo dell’arco alpino e di conseguenza questo settore, insieme a quello prealpino e delle vicine aree pianeggianti, risulterà esposto fino a mercoledì alla probabile formazione di rovesci e temporali anche intensi che si presenteranno a fasi alterne (fig. 1, a destra). Tutto questo accadrà mentre sulle regioni centrali e in particolar modo su quelle del Sud il respiro subtropicale permetterà ai termometri di raggiungere valori anche molto elevati. La fase più calda cadrà, con buona probabilità, nella prima parte della prossima settimana: nella giornata di lunedì 21, per esempio, si prevedono temperature massime che in particolar modo nelle aree interne delle due Isole Maggiori, della Calabria, della Basilicata e della Puglia potrebbero facilmente raggiungere e superare i 36-37 °C, toccare i 40 °C e registrare anche qualche picco tra 41 e 43 °C (fig. 2). Caldo intenso anche al Centro, sull’Emilia orientale, la Romagna e il basso Veneto, dove si potrebbero raggiungere punte di 36-38 °C. Caldo meno accentuato invece al Nord, con massime per lo più comprese tra 28 e 34 °C ma in una condizione ambientale caratterizzata da disagio fisiologico accentuato.

Come detto, questa situazione resterà pressoché immutata fino a metà settimana: vedremo poi, in uno dei prossimi interventi, anche le temperature previste per martedì e mercoledì. Nella seconda parte della settimana, invece, si farà strada gradualmente un’evoluzione che ci guiderà verso uno scenario opposto rispetto a quello che abbiamo appena descritto: si conferma, infatti, l’ingresso di una saccatura che sarà stimolata nella propria formazione da una nuova pulsazione della circolazione ciclonica atlantica. Il nuovo sistema dovrebbe fare il proprio ingresso sul Mediterraneo occidentale tra giovedì 24 e venerdì 25 (fig. 3), disegnando una conca ben strutturata con tanto di asse associato e quindi potenzialmente in grado di esaltare una fenomenologia temporalesca di una certa rilevanza perché, ancora una volta, potrebbero concretizzarsi contrasti termici importanti in uno stato di equilibrio atmosferico previsto diventare molto instabile. La saccatura sarà seguita da aria relativamente più fresca che entro il prossimo fine settimana si sarà probabilmente estesa a tutta la penisola: anche in questo caso, seguiranno maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti.