ANCORA CALDO TRA MODERATO E INTENSO, MA CON ATTIVITÀ TEMPORALESCA POMERIDIANA IN ACCENTUAZIONE SUI RILIEVI
ANCORA CALDO TRA MODERATO E INTENSO, MA CON ATTIVITÀ TEMPORALESCA POMERIDIANA IN ACCENTUAZIONE SUI RILIEVI
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Qualche giorno fa, nell’analisi proposta sulla linea di tendenza, avevamo dato credito a un debole segnale ciclonico in quota che nel corso di questa settimana avrebbe dovuto contribuire alla dinamica atmosferica alle nostre latitudini. Ricalcolo dopo ricalcolo, questa ipotesi ha acquistato attendibilità tanto che nei prossimi giorni troverà il modo di ritagliarsi uno spazio nell’evoluzione delle condizioni meteorologiche della nostra penisola. Pur non intravedendosi ancora sostanziali modifiche nell’assetto barico a scala sinottica e, di conseguenza, pur non andando ancora incontro a variazioni significative nel campo termico, dovremo comunque tenere presente che la formazione di un’ansa ciclonica sull’Italia (fig. 1, a sinistra), favorirà lo sviluppo di attività temporalesca pomeridiana soprattutto sulle regioni centro-meridionali e le Isole Maggiori perché l’equilibrio della colonna troposferica diventerà un po’ più instabile. Possiamo comprenderne il motivo osservando, per esempio, l’andamento della temperatura a 850 hPa e a 500 hPa nei prossimi tre giorni: parliamo, rispettivamente, del campo termico a circa 1500 metri e a 5900 metri di quota (fig. 1, a destra). Mentre sulla prima superficie isobarica si osserva un andamento della temperatura pressoché costante a indicare che sarà sempre la massa d’aria subtropicale a interessarci, sulla seconda si apprezza un lieve calo tanto che si passerà da una temperatura attuale di circa -8 °C a circa -12 °C.

Non è molto, ovviamente, ma dal punto di vista termodinamico questa variazione sarà sufficiente a far sì che l’atmosfera diventi più disponibile a sviluppare moti convettivi, peraltro con il contributo del riscaldamento dei bassi strati in una situazione caratterizzata da un’onda di calore in corso. Tra oggi e giovedì, ci aspettiamo quindi uno sviluppo dell’attività temporalesca che andrà concentrandosi soprattutto sui rilievi alpini e appenninici e sulle zone interne delle Isole Maggiori nel corso delle ore più calde (fig. 3). A causa della debole rotazione ciclonica del flusso attorno alla blanda figura di bassa pressione in quota presente sul Tirreno centrale, non è escluso che sul versante occidentale della penisola possa esserci lo sconfinamento di qualche fenomeno verso le pianure interne e occasionalmente anche lungo qualche tratto di costa, specie sulla Campania.

Qualche fenomeno instabile potrebbe guadagnare terreno anche sulle aree pianeggianti tra il Piemonte e la Lombardia occidentale, specie a ridosso della catena alpina. Tutto questo avverrà con un campo termico che, come detto, non subirà variazioni significative: potranno esserci oscillazioni giornaliere entro i 2-3 °C che poco avranno a che vedere con un cambio di passo della situazione. Dedicheremo comunque un nuovo approfondimento sulla futura linea di tendenza in uno dei prossimi interventi.