DUE PAROLE DI RASSICURAZIONE IN VISTA DELLE PROSSIME PREVISIONI
DUE PAROLE DI RASSICURAZIONE IN VISTA DELLE PROSSIME PREVISIONI
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Nell’ultimo articolo abbiamo iniziato a definire lo scenario meteorologico che inizierà a prendere forma nel corso della prossima settimana e che sarà caratterizzato da una nuova pulsazione del promontorio nord africano a cui si associano, come è noto, le onde di calore: probabilmente, entro la fine di questa prima decade di agosto ne inizierà un’altra che valuteremo, come sempre, passo dopo passo a partire da domani.
Quali sono i punti di forza che possiamo far diventare dei nostri alleati per non lasciarci prendere dall’ansia e dallo sconforto nel leggere le previsioni future che a tal proposito invaderanno i media e i social nei prossimi giorni? Lasciando perdere il discorso legato al solito sensazionalismo trito e ritrito con cui spesso si infarciscono queste notizie, vorrei soffermarmi su altri aspetti a mio avviso ben più importanti.
Ricordiamoci innanzitutto che veniamo da un periodo più fresco, grazie a una dinamica atmosferica che ha trasportato verso la nostra penisola masse d’aria provenienti da latitudini più settentrionali. Questo flusso ha mantenuto le temperature anche inferiori alla media climatologica del periodo e ci ha permesso di vivere giornate con caldo anche piacevole, simile a quello delle estati di qualche decennio fa. Questa situazione, capitata fortunatamente nel periodo statisticamente più caldo dell’anno che va dalla terza decade di luglio alla prima di agosto, ha così permesso che tirassimo un po’ il fiato dopo un giugno e una prima parte di luglio molto caldi: grazie a questa pausa, insolitamente lunga per i tempi che corrono, il nostro corpo e la nostra psiche hanno tratto giovamento e non sono stressati come se si trovassero ora a sopportare il prolungamento di un periodo già molto caldo. E non è poco!
In secondo luogo ricordiamoci che la curva a campana dell’estate ha iniziato a percorrere il ramo discendente dal punto di vista astronomico e lo farà anche dal punto di vista climatico dalla seconda decade di agosto. Per quanto le avvezioni di aria subtropicale possano essere ancora intense, iniziano a ridursi la durata del giorno e l’intensità della radiazione solare incidente: di pari passo, si riduce anche la finestra giornaliera in cui si registrano i picchi di calore. Non è ancora molto, ma è sicuramente qualcosa in più rispetto a situazioni analoghe che possono per esempio presentarsi a cavallo del solstizio estivo, quando anche il fattore astronomico dà il massimo contributo.
Desidero quindi che stiate tranquilli e sereni. Niente… «paura» e vediamo passo dopo passo che cosa succederà