LINEA DI TENDENZA FINO ALLA FINE DELL’ESTATE METEOROLOGICA: SPAZIO ALLE CORRENTI OCCIDENTALI ONDULATE E A TEMPERATURE PROSSIME ALLE MEDIE STAGIONALI
LINEA DI TENDENZA FINO ALLA FINE DELL’ESTATE METEOROLOGICA: SPAZIO ALLE CORRENTI OCCIDENTALI ONDULATE E A TEMPERATURE PROSSIME ALLE MEDIE STAGIONALI
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Mancano all’incirca due settimane alla fine dell’estate meteorologica che, come sempre, chiuderà i battenti il 31 agosto per poi darci appuntamento al 1° giugno dell’anno prossimo. Proviamo allora a delineare, in linea di massima, quale potrebbe essere il filo conduttore della dinamica atmosferica che ci accompagnerà nei prossimi giorni, senza la pretesa di entrare nei dettagli perché stiamo parlando di una linea di tendenza che analizzeremo, come sempre, in chiave probabilistica. Dall’analisi dei cluster elaborati dal modello del Centro Europeo, che tiene conto di tutti gli scenari calcolati per poi raggrupparli in base alle caratteristiche simili delle configurazioni che potrebbero delinearsi a scala sinottica, emerge come già nel corso della prossima settimana possa esserci un cambiamento della circolazione a favore di uno schema governato da correnti occidentali, a tratti anche ondulate. Il promontorio subtropicale, che resterà ancora ben saldo sull’Europa occidentale fino a lunedì, sarà successivamente eroso dal flusso atlantico che giungerà sull’Europa occidentale e che da qui entrerà probabilmente in fase con una circolazione ciclonica centrata sulla penisola scandinava (fig. 1).

Non dovrebbe trattarsi di una parentesi, ma dell’inizio di un periodo che potrebbe durare almeno fino alla fine del mese anche se dal 25-26 agosto sussiste qualche incertezza in più sulla collocazione dei centri motore che piloteranno i flussi principali (fig. 2). Dato lo schema descritto, in linea di massima le temperature oscillerebbero attorno alle medie climatologiche della terza decade di agosto, con i dovuti distinguo a seconda della dinamica che si presenterà giorno dopo giorno ma che al momento non è possibile inquadrare con sufficiente attendibilità. Il segnale che emerge dai cluster fornisce infatti solo un’informazione generale sulla corrente portante che andrà probabilmente a governare il tempo, ma la distanza temporale a cui stiamo conducendo questa analisi ci vieta per ora di poter dare indicazioni, per esempio, sull’evoluzione della forma delle ondulazioni. Ai fini pratici significa che, per poter definire meglio le condizioni meteorologiche, bisognerà vedere quando e come potrebbero transitare sulla nostra penisola o su parte di essa le curvature cicloniche che sono responsabili di una fase più instabile e relativamente più fresca, oppure le curvature anticicloniche che al contrario sono responsabili di una fase più stabile e calda, in un contesto atmosferico comunque più movimentato e quindi sfavorevole a generare nuove onde di calore.