L’ONDA MOBILE DI CALORE IN ARRIVO AL CENTRO-SUD E LA DIFFERENZA CON LE SITUAZIONI DI CALDO PERSISTENTE

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L’ONDA MOBILE DI CALORE IN ARRIVO AL CENTRO-SUD E LA DIFFERENZA CON LE SITUAZIONI DI CALDO PERSISTENTE

L’ONDA MOBILE DI CALORE IN ARRIVO AL CENTRO-SUD E LA DIFFERENZA CON LE SITUAZIONI DI CALDO PERSISTENTE

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Nel corso di quest’ultima settimana dell’estate meteorologica, che chiuderà i battenti domenica 31 agosto, un’onda mobile di calore attraverserà le due Isole Maggiori e le regioni centro-meridionali. La patentesi durerà tre giorni, da mercoledì 27 a venerdì 29, quando un’avvezione di aria molto calda di origine subtropicale continentale si muoverà soprattutto verso questa parte della penisola determinando un sensibile aumento delle temperature. Con buona probabilità, questa fase raggiungerà l’apice nella giornata di giovedì 28 quando proprio sulle regioni centro-meridionali e sull’Emilia Romagna si potranno raggiungere valori massimi per lo più compresi tra 29 e 34 °C, con picchi di 35-37 °C sul versante adriatico tra Marche, Abruzzo, Molise e Foggiano, nelle aree interne della Sicilia e temperature di 37-40 °C nell’entroterra della Sardegna che sarà interessata dall’avvezione subtropicale già nella giornata di mercoledì. A partire da venerdì, invece, si prevede un calo termico anche sensibile a partire dalle regioni centrali e dalla Sardegna, in estensione sabato anche al Meridione.

La situazione meteorologica che andrà delineandosi nasce però da una configurazione sinottica completamente diversa rispetto a quelle che di solito commentiamo quando parliamo delle ondate di calore. Abbiamo innanzitutto detto che si tratterà di un’onda «mobile» perché, durando non più di 72 ore, è legata a un disegno barico che evolve abbastanza rapidamente verso levante, al contrario di quanto accade quando per esempio trattiamo di promontori nord africani che possono degenerare in configurazioni di blocco e che persistono sulla stessa area allungando e intensificando la calura. In questo caso, come è ben illustrato dalla situazione prevista in quota proprio per la giornata di giovedì, l’Italia si troverà sul ramo ascendente di una saccatura che approderà sulla penisola iberica e che, ponendo il proprio asse proprio su questa regione fino a risalire sulle Isole Britanniche, funzionerà da bilancia nel far scendere a sinistra il piatto su cui metterà l’aria fredda (freccia blu) e nel far salire a destra il piatto cu cui posizionerà l’aria calda (freccia rossa), responsabile proprio dell’onda mobile di calore.

Ci troveremo quindi di fronte a un’evoluzione molto diversa rispetto a quelle che di solito commentiamo nelle fasi stabili e molto calde che possono capitare in estate e che abbiamo vissuto anche nell’attuale stagione. Il complesso disegno atmosferico che prenderà forma, figlio della trasformazione in ciclone extratropicale dell’uragano Erin, anticiperà così sul finire dell’estate meteorologica una configurazione barica che andrà ad assumere i primi connotati autunnali proprio per come sarà strutturata: l’ingresso di una saccatura sul Mediterraneo occidentale, passando dalla Spagna, ne è proprio l’aspetto più rilevante che spiega la conseguente avvezione di aria subtropicale che precederà il suo asse.

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