NEI PROSSIMI GIORNI LE CORRENTI ATLANTICHE PROVERANNO A DARE AL TEMPO UNA VESTE PIÙ AUTUNNALE
NEI PROSSIMI GIORNI LE CORRENTI ATLANTICHE PROVERANNO A DARE AL TEMPO UNA VESTE PIÙ AUTUNNALE
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Riprendiamo a parlare delle condizioni meteorologiche a medio e lungo termine avvalendoci come sempre degli scenari di ensemble calcolati sulla verticale di Roma che prendiamo come esempio rappresentativo per osservare quale potrebbe essere il segnale che governerà il tempo alle nostre latitudini nei prossimi giorni (fig. 1). Cominciando l’analisi dal campo termico a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri di quota, nei prossimi 7-8 giorni risulta ben definito l’andamento oscillante della temperatura che sarà legato a un susseguirsi di avvezioni di aria calda e di aria più fresca, indicate rispettivamente dalle frecce rosse e blu: è questo il classico comportamento che si può osservare quando la dinamica atmosferica risulta piuttosto vivace e, nella fattispecie, è governata dalle correnti ondulate provenienti da ovest che, come è noto, guidano verso il nostro continente le perturbazioni atlantiche.

A tal proposito, il segnale perturbato emerge negli scenari delle precipitazioni che seguono fedelmente l’andamento del sali-scendi della temperatura. Per quanto si tratti ancora di indicazioni di massima, il quadro evolutivo che andrebbe delineandosi per i prossimi 7-8 giorni non è solo rappresentativo della probabile evoluzione che ci attende, ma diventa anche un chiaro esempio didattico che ci permette di comprendere che cosa comporta il passaggio di una perturbazione quando questa è impostata da una circolazione ciclonica organizzata e non è legata a condizioni di instabilità indotte dalla presenza di aria fredda in quota: in questo contesto, il transito di un sistema perturbato è preceduto da un richiamo di aria calda ed è seguito da un’irruzione di aria più fresca ed è proprio il fatto che questo avvicendamento tra masse d’aria diventa osservabile nei calcoli della modellistica numerici a suggerirci che l’atmosfera sta iniziando a impostare delle dinamiche dalle caratteristiche più autunnali.Ampliando gli orizzonti per analizzare la situazione prevista a grande scala, è chiaro che il secondo impulso perturbato in probabile arrivo nei primi giorni di settembre abbia alle spalle un nastro trasportatore ben organizzato su cui scorreranno in quota forti correnti occidentali, governate dalle figure bariche che da sempre hanno organizzato le nostre vicissitudini atmosferiche: il Ciclone d’Islanda a nord e l’Anticiclone delle Azzorre a sud.

Quando siamo soliti leggere nei libri di meteorologia diventerà molto probabilmente realtà e lo farà in un periodo dell’anno – quello compreso tra la fine dell’estate meteorologica e l’inizio dell’autunno inteso nello stesso senso – in cui non è più così scontato osservare una configurazione barica così strutturata ad ampio raggio, dalle caratteristiche prettamente autunnali, andare a governare il tempo di tutta l’Europa centro-occidentale. Sarà interessante seguire il prosieguo per vedere se si tratterà solo di una fase temporanea o se il tempo dei prossimi 7-8 giorni, a partire passaggio perturbato ormai prossimo, possa essere considerato la prima pietra gettata dall’atmosfera per edificare la nuova stagione, sicuramente in anticipo rispetto a quanto siamo stati abituati negli ultimi anni.