ONDATA DI CALDO AL VIA: SARÀ PROLUNGATA, TRA MODERATA E INTENSA
ONDATA DI CALDO AL VIA: SARÀ PROLUNGATA, TRA MODERATA E INTENSA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Dopo una parentesi piuttosto lunga caratterizzata dall’afflusso di aria più fresca che ha permesso al campo termico di portarsi a fase alterne al di sotto delle medie climatologiche a partire dalla fine della prima decade di luglio, ecco che la dinamica atmosferica è pronta a riavvolgere il nastro e a proiettare sullo schermo tridimensionale della nostra troposfera quel film che ha come protagonista il promontorio nord africano. A un mese esatto dalla rottura della precedente onda di calore, un’altra è pronta a interessare l’Europa mediterranea e l’Italia, con un aumento delle temperature che già nella giornata di oggi hanno raggiunto e superato la soglia dei 32-33 °C specie al Centro-Nord, dove si sono registrati già valori tra 35 e 38 °C nelle aree interne tra Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Isole Maggiori. Siamo agli inizi di una nuova fase meteorologica che ci terrà compagnia per almeno i prossimi 7-8 giorni: è quello che si deduce dall’osservazione dell’andamento dello scenario medio, elaborato in chiave probabilistica, secondo cui il picco del trasporto o avvezione di aria calda subtropicale si verificherà nei primi giorni della prossima settimana quando a 850 hPa la temperatura sarà per lo più compresa tra 21 e 23 °C (fig. 1).

Almeno fino a 16-17 agosto la situazione non presenterà sostanziali variazioni dal punto di vista termico dal momento che sarà sempre la stessa massa d’aria subtropicale a persistere sull’area mediterranea: lievi flessioni della temperatura in quota saranno praticamente impercettibili sugli effetti delle temperature previste in prossimità del suolo anche per via del probabile invecchiamento a cui andrà incontro il campo anticiclonico. Si tratta infatti di una dinamica che solitamente comporta lievi diminuzioni dei valori massimi a cui però si associa un aumento dei tassi di umidità che lasciano quindi inalterato, o talvolta peggiorano, l’indice di disagio per il caldo. Questa fase di parziale indebolimento della figura anticiclonica, contrassegnata da un modesto calo delle altezze di geopotenziale, potrebbe farsi strada da martedì 12 con la formazione in quota di una debole circolazione ciclonica tra le Isole Maggiori, il Mar Tirreno e la Tunisia: come avevamo già accennato nel precedente intervento, valuteremo nei prossimi giorni se a questa situazione si potrà associare lo sviluppo di temporali di calore, in particolare sui rilievi. Per il momento, concentriamoci sulle condizioni meteorologiche attese per il fine settimana che sarà caratterizzato da cieli sereni su tutte le regioni.

Sabato 9 (fig. 2, a sinistra), temperature massime per lo più comprese tra 33 e 36 °C al Nord, con qualche punta di 37 °C nelle aree a sud del Po comprese tra il basso Piemonte e l’Emilia occidentale. Al Centro, massime tra 29 e 32 °C sul versante adriatico e tra 35 e 37 °C nelle zone interne di Toscana, Umbria e Lazio con picchi fino a 38-39 °C non esclusi. Al Sud e sulle due Isole Maggiori valori massimi tra 29 e 35 °C ad eccezione del foggiano, materano, cosentino e zone interne di Sicilia e Sardegna dove si potrebbero toccare i 36-39 °C. Disagio fisiologico per afa su tutte le regioni, in forma più accentuata soprattutto in Pianura Padana, regioni tirreniche e a tratti sulle regioni meridionali e insulari (fig. 2, a destra).

Domenica 10 (fig. 3, a sinistra) un ulteriore aumento delle temperature porterà i valori massimi a raggiungere e superare diffusamente i 34-35 °C al Nord e lungo il versante tirrenico, in particolare sulle aree interne salvo effetti locali lungo le coste: si prevedono fino a 36-38 °C su Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio e fino a 39-40 °C sulla Toscana. Massime meno elevate sul versante adriatico centrale, con valori per lo più compresi tra 30 e 34 °C. Al Sud e sulle due Isole Maggiori, invece, la situazione resterà sostanzialmente invariata rispetto a sabato. Ancora disagio fisiologico per afa su tutte le nostre regioni (fig. 3, a destra). Concludo con una breve considerazione che vorrebbe essere un consiglio: se nei prossimi giorni sentirete parlare di temperature percepite o vi diranno che la temperatura dell’asfalto registrata in Via Tal dei Tali ha superato i 50 °C, fate orecchie da mercante e ignorate. Le temperature qui proposte sono elaborate dai modelli numerici e si riferiscono a quelle che saranno probabilmente raggiunte dell’aria a due metri di altezza dal suolo, secondo le norme dettate dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale.Buon fine settimana.