Terremoti in Sciame: viaggio nel cuore del Pollino per svelare i misteri della Terra
A cura di: Luigi Passarelli, Licia Faenza, Micol Todesco, Lucia Zaccarelli (INGV-BO)
tratto da INGVAMBIENTE
Avete mai sentito al telegiornale di una serie di piccole scosse che colpiscono una zona per giorni, senza un vero e proprio terremoto principale? O forse vi siete chiesti perché alcuni terremoti sembrano accadere “in gruppo”? Non siete i soli. A porsi queste domande sono anche i sismologi di tutto il mondo, che si sono dati appuntamento in un luogo speciale d’Italia per cercare risposte.
Lo scorso autunno, dal 20 al 25 ottobre 2024, la cittadina di Castrovillari, immersa nello spettacolare Parco Nazionale del Pollino, si è trasformata nella capitale mondiale di un fenomeno tanto affascinante quanto enigmatico: gli sciami sismici. Un workshop internazionale, supportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha chiamato a raccolta i massimi esperti del settore: 70 esperti provenienti da 15 paesi. La loro missione? Mettere insieme i pezzi di un complesso puzzle geologico per migliorare la nostra comprensione degli sciami sismici, fenomeni che si manifestano vicino ai vulcani, in aree tettonicamente attive e durante operazioni industriali di sfruttamento delle georisorse.

Sciame o Sequenza sismica?
Quando la terra trema ripetutamente, stiamo assistendo a uno sciame o a una sequenza sismica? I termini non sono interscambiabili e la differenza può essere sostanziale:
- Una sequenza sismica è il modello “classico”: c’è una scossa principale, la più forte, seguita da una serie di repliche (aftershocks) via via più deboli.
- Uno sciame sismico, invece, è più “disordinato”: è un susseguirsi di scosse in cui non si riesce a identificare un evento principale che domina sugli altri. È un brulichio di terremoti anche se alcuni possono raggiungere grandi magnitudo.
Capire cosa innesca uno sciame anziché una sequenza è una delle grandi sfide della sismologia moderna. Potrebbe sembrare una questione squisitamente semantica o una pignoleria da sismologi, legata cioè alla nomenclatura tecnica, ma se molti sismologi si ostinano a sottolineare le differenze fra sciame e sequenza è perché questi termini distinguono processi di generazione e di propagazione della sismicità non del tutto equivalenti. La cosa è tanto più interessante proprio perché queste differenze non sono completamente comprese. Gli sciami sismici sono tipici delle aree vulcaniche, legati al movimento di magma e fluidi, ma si trovano anche in zone tettoniche e possono persino essere “indotti” da attività umane come la geotermia o le estrazioni petrolifere. Capire quali sono le condizioni che permettono la generazione di uno sciame sismico rispetto ad una sequenza è molto interessante e workshop come questo permettono di avanzare la conoscenza fisica di questi fenomeni.
Perché parlarsi è meglio che leggere? Il potere del Workshop
Nell’era digitale, potremmo pensare che ai ricercatori basti leggere le pubblicazioni dei colleghi. La realtà, però, è molto più complessa. La scienza progredisce attraverso il dubbio, il confronto e l’intuizione. Come ha spiegato uno degli organizzatori del workshop, leggere un articolo è una cosa, ma poter discutere faccia a faccia “gli aspetti che magari talvolta escono dalla pubblicazione scientifica” è tutta un’altra storia.
Un workshop è proprio questo: uno spazio, dove le persone si incontrano, le idee circolano veloci, nascono nuove collaborazioni e la ricerca fa un balzo in avanti. È il momento in cui i dati vengono messi in discussione, si prendono in considerazione ipotesi alternative, si confrontano dati, interpretazioni, esperienze.

Partecipanti al workshop. Fonte immagine: https://www.swarmlikeseismicity.it/
La Scienza a “chilometro zero”: il valore di un luogo raccolto
Perché abbiamo scelto un piccolo centro come Castrovillari e non una grande metropoli? La scelta è strategica: un ambiente raccolto facilita l’incontro anche fuori dal contesto formale, permette lo scambio di idee anche durante una passeggiata o un caffè al bar. Ci sono meno distrazioni ed è più facile che si costituisca un forte senso di comunità, anche a tavola.
La “cena sociale” non è solo un evento di contorno, ma un momento di scambio culturale e umano. Un modo per “approfondire le conoscenze fra ricercatori di paesi diversi” in un contesto informale, condividendo cibo, cultura e, perché no, anche musica.
Pollino: un laboratorio a cielo aperto
La scelta del luogo non è stata casuale: l’area del Pollino è stata sede di un intenso sciame sismico studiato per anni, tra il 2010 e il 2014. Portare gli scienziati qui ha significato trasformare il territorio in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Durante il “field trip” (un’escursione scientifica sul terreno), i ricercatori hanno potuto vedere con i propri occhi le faglie che tagliano il paesaggio, capire come si è formata la catena montuosa e toccare con mano la geologia di cui si è parlato nel corso del workshop.
Scienza e comunità: un dialogo aperto sul rischio
La scienza è un bene comune che va condiviso. Per questo, prima del workshop, è stato organizzato un incontro pubblico per dialogare con la popolazione di Castrovillari. A questo incontro hanno partecipato colleghi della campagna “Io non rischio – buone pratiche di protezione civile” , esponenti dell’ente Parco Nazionale del Pollino e diverse autorità del comune di Castrovillari. Con loro, i ricercatori hanno raccontato al pubblico il perché della loro presenza e, soprattutto, hanno parlato di rischio sismico in un’area che lo conosce bene. La risposta è stata eccezionale: cittadini attenti, domande puntuali e la sensazione di una scienza finalmente più vicina alle persone, capace di aumentare la consapevolezza collettiva.
Videoracconto e voci per scoprire cosa sono gli sciami e perché è importante studiarli
In questo documentario vi raccontiamo il workshop e attraverso le interviste agli esperti sismologi di vari paesi proviamo a rispondere a domande semplici per capire meglio la scienza dei terremoti. La versione con sottotitoli in inglese è disponibile qui.
Scopri cosa sono gli sciami sismici, dove si registrano, cos’è la sismicità indotta, perché il Pollino è un “gap sismico”, e tanto altro. Guarda il documentario e le singole interviste sul canale Youtube di INGVterremoti.
A cura di: Luigi Passarelli, Licia Faenza, Micol Todesco, Lucia Zaccarelli (INGV-BO)