TRA IL FINE SETTIMANA E MARTEDÌ 19 AGOSTO UNA LENTA DISCESA DELLE TEMPERATURE ATTENUERÀ L’ONDATA DI CALDO
TRA IL FINE SETTIMANA E MARTEDÌ 19 AGOSTO UNA LENTA DISCESA DELLE TEMPERATURE ATTENUERÀ L’ONDATA DI CALDO
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Il promontorio nord africano, ben radicato tra il Marocco e la penisola iberica, continua a interessare con il proprio alito di aria molto calda buona parte dell’Europa centro-occidentale mostrandosi, per quanto riguarda l’Italia, un po’ più robusto sulle nostre regioni settentrionali. Il Centro-Sud risente invece di una debole circolazione ciclonica in quota che stimola la formazione di attività temporalesca pomeridiana soprattutto sui rilievi appenninici, ma con sconfinamenti sulle aree interne del versante tirrenico, fino a raggiungere anche alcuni tratti di costa (fig. 1, a sinistra).

Si tratta di una situazione meteorologica che non riesce a determinare quel calo termico che possa farci uscire da questa onda di calore: il refrigerio, infatti, si limita solo ai momenti in cui una località viene interessata da un temporale intenso che, insieme alle precipitazioni, trasporta verso il suolo l’aria più fredda presente alle quote superiori. Dal momento però che la circolazione è chiusa e naviga ancora in una massa d’aria di origine subtropicale, passata la fenomenologia la temperatura ritorna all’incirca allo stato di partenza e, di conseguenza, tra un giorno e l’altro le variazioni termiche sono poco significative. Fino a Ferragosto non avremo sostanziali novità: le condizioni atmosferiche saranno quindi ancora caratterizzate da temperature sui valori attuali – ma con i picchi di calore meno probabili – e le solite note instabili soprattutto sui rilievi e le aree interne specie del Centro-Sud.

Tra il fine settimana e martedì, invece, una modifica della struttura del promontorio subtropicale sarà sufficiente a far affluire verso l’Italia aria relativamente più fresca. La cresta dell’ondulazione, che dà la forma proprio alla struttura anticiclonica in quota, si allungherà verso il Mare del Nord liberando così l’Europa centrale e aprendo da qui un canale che farà giungere fin sull’Italia correnti settentrionali (fig. 1, a destra). Non ci troveremo quindi più in un contesto atmosferico a tratti instabile all’interno di una circolazione chiusa di aria calda, ma in una situazione sempre instabile guidata dall’ingresso di una nuova massa d’aria, proveniente dalle alte latitudini, che causerà anche una graduale diminuzione delle temperature. Non aspettiamoci raffreddamenti significativi perché, con buona probabilità, non andremo oltre un riallineamento dei valori alle medie climatiche del periodo: a circa 1500 metri, infatti, tra lunedì 18 e martedì 19 agosto l’anomalia della temperatura della massa d’aria oscillerà per lo più tra +2 °C e -2 °C, partendo dalla situazione attuale in cui, sempre a 1500 metri, lo scarto dal clima oscilla tra +1/+3 °C delle regioni meridionali e i +5/+6 °C di quelle settentrionali.