VERSO UNA NUOVA AFFERMAZIONE DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO

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VERSO UNA NUOVA AFFERMAZIONE DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO

VERSO UNA NUOVA AFFERMAZIONE DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Il periodo più fresco che ci ha interessato nelle ultime settimane inizierà ad attenuarsi gradualmente da domani a partire dalle regioni settentrionali e chiuderà la propria parentesi su tutta l’Italia entro giovedì 7 agosto. Sarà questo anche il giorno in cui l’Anticiclone delle Azzorre, in fase di temporanea espansione verso l’Europa centro-occidentale, lascerà campo libero al promontorio nord africano che sarà sollecitato a espandersi verso il Mediterraneo centro-occidentale da un modesto calo delle altezze di geopotenziale previsto collocarsi al largo delle coste portoghesi. Andremo così incontro a un nuovo cambiamento di circolazione che porterà aria via via più calda verso le nostre regioni e che, con buona probabilità, si completerà in modo graduale nel corso dei prossimi 7-8 giorni.

A tal proposito, possiamo osservare questa dinamica facendo riferimento, come sempre, agli scenari di temperatura a 850 hPa previsti sulla verticale di Roma, in quanto rappresentativi dell’evoluzione per sommi capi attesa a casa nostra (fig. 1). Ecco che allora, a circa 1500 metri di quota si passerà dal valore attuale di 15 °C a circa 22 °C attesi tra la fine di questa e l’inizio della prossima settimana, quando ad oggi è possibile ritenere credibile il raggiungimento della massima avvezione di aria subtropicale, almeno per questa fase iniziale. Lo schema generale che sarà raggiunto proprio tra sabato e lunedì prossimi vedrà il promontorio nord africano ben saldo con i propri massimi in quota tra l’Algeria e il Marocco, in una posizione che tuttavia non sarà particolarmente slanciata verso le alte latitudini perché l’espansione anticiclonica sarà molto probabilmente disturbata da un intenso flusso di correnti occidentali in uscita dal Nord America e pilotato verso il Nord Europa da una depressione d’Islanda piuttosto attiva per il periodo (fig. 2).

Per questo motivo, l’area europea che risentirà maggiormente della configurazione sinottica fin qui descritta sarà soprattutto quella mediterranea, con il trasporto dell’aria calda che raggiungerà la nostra penisola passando dalla Spagna e dalla Francia meridionale, dove nel fine settimana il segnale medio dell’anomalia positiva di temperatura previsto a 850 hPa sarà di circa 7-8 °C (fig. 3). Sull’Italia, invece, tra sabato e domenica lo scarto positivo dalla climatologia di riferimento (1991-2020) sarà per lo più compreso tra i 4 e i 6 °C al Centro-Nord e sul basso versante adriatico e tra 1 e 3 °C sulle restanti regioni. In prossimità del suolo, a questa situazione che andrà delineandosi in quota corrisponderanno temperature in aumento, sia nei valori minimi sia in quelli massimi: relativamente a questi ultimi, possiamo dire che da venerdì 8 si inizieranno a registrare i valori più elevati.

In attesa di fornire maggiori dettagli sempre nei limiti del possibile, per il momento ci limitiamo a dire che a partire da questa data la maggior parte delle temperature massime potrebbe portarsi a cavallo dei 34-35 °C, con picchi localmente superiori ancora da valutare e localizzare.Circa l’evoluzione successiva, si osserva al momento una permanenza degli scenari di temperatura a 850 hPa sopra la media climatica ma con possibili lievi oscillazioni dovute, con buona probabilità, a un promontorio che di tanto in tanto potrebbe essere scalfito dal flusso perturbato

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