ESTATE 2025 SUL PODIO NEL REGNO UNITO, SPAGNA E FRANCIA. ECCO LE ANOMALIE DELLA CIRCOLAZIONE OSSERVATE IN EUROPA
ESTATE 2025 SUL PODIO NEL REGNO UNITO, SPAGNA E FRANCIA. ECCO LE ANOMALIE DELLA CIRCOLAZIONE OSSERVATE IN EUROPA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Con l’estate meteorologica che ha chiuso da pochi giorni i battenti è come sempre arrivato il tempo dei bilanci partendo dall’analisi del segnale dominante che la circolazione atmosferica ha lasciato sul campo e quindi dall’osservazione della distribuzione spaziale delle intensità delle anomalie delle principali grandezze atmosferiche.

A scala europea si può osservare come due vaste aree caratterizzate da anomalie positive dell’altezza di geopotenziale in media troposfera abbiano interessato l’Europa occidentale e il settore compreso tra la penisola balcanica meridionale e la Turchia (fig. 1, a sinistra), dove la superficie isobarica di 500 hPa si è mediamente portata tra i 30 e i 40 metri oltre la quota assegnata dalla climatologia dell’ultimo trentennio: su queste zone abbiamo infatti avuto un prevalente segnale anticiclonico che ha condizionato l’evoluzione meteorologica estiva assumendo spesso una configurazione di blocco. Poiché simili strutture di alta pressione sono alimentate da aria calda di estrazione subtropicale, si evidenzia come le stesse aree geografiche siano state interessate anche dalle maggiori anomalie della temperatura a 850 hPa, fino a 2-3 °C sopra la media (fig. 1, a destra). L’Italia si è trovata nel mezzo, con le regioni di Nord-Ovest maggiormente esposte al segnale anticiclonico che ha segnato la stagione di Spagna, Francia e Isole Britanniche e le regioni sud-orientali – Puglia in primis – che hanno invece subìto maggiormente l’influenza della calda circolazione anticiclonica presente più a est: a tal proposito, vedremo nel dettaglio l’analisi dell’anomalia stagionale della nostra penisola non appena saranno disponibili i dati dell’ISAC-CNR di Bologna. Focalizzando ora l’attenzione sugli effetti che questa circolazione anomala ha lasciato nei bassi strati, per il settore occidentale europeo emerge in particolare che in Francia l’estate 2025 è stata la terza più calda dal 1900, con una temperatura media di 22.2 °C e un’anomalia di 1.9 °C rispetto al clima del trentennio 1991-2020. Secondo i meteorologi di Meteo France è significativo che le dieci estati più calde appartengano tutte agli anni Duemila e che quella del 2025 sia diventata la quarta consecutiva tra le più calde (fig. 2).

Se in Francia l’estate 2025 è salita sul terzo gradino del podio, sul Regno Unito ha occupato direttamente il primo posto. La dott.ssa Emily Carlisle del Met Office ha infatti dichiarato che le statistiche mostrano come il trimestre giugno-agosto sia stato il più caldo mai registrato dal 1884, con una temperatura media di 16.10 °C che è risultata essere di 1.51 °C superiore al clima dell’ultimo trentennio (fig. 3, a sinistra).

È stato così battuto il precedente record di estate più calda che era stato stabilito nel 2018 con 15.76 °C e in questo modo scendono al terzo, quarto e quinto posto rispettivamente le estati del 2006 (15.75 °C), del 2003 (15.74 °C) e del 2022 (15.71 °C). Sempre secondo l’esperta, il caldo persistente di quest’anno è stato determinato da una combinazione di fattori tra cui il dominio di figure anticicloniche di blocco, una superficie marina insolitamente calda intorno al Regno Unito e terreni primaverili asciutti: una siccità che tra l’altro si è prolungata in parte anche nel corso dell’estate, in cui è piovuto tra il 30 e 70% della media pluviometrica sulla maggior parte della regione (fig. 3, a destra). Infine, per quanto riguarda la Spagna, l’Agenzia Meteorologica spagnola AEMET non ha ancora fornito il dato ufficiale su quanto sia stata calda l’estate 2025 sull’intero Paese, ma si presume che la stagione estiva di quest’anno possa aver uguagliato quella eccezionale del 2022 e che quindi possa collocarsi tra le tre più calde mai registrate dal 1950. In particolare, a contribuire in questa corsa verso il podio è stata l’eccezionale ondata di caldo di agosto che è stata la più intensa mai registrata perché, con un’anomalia di temperatura di +4.6 °C, è stato superato il precedente record di +4.5 °C risalente al luglio 2022 (fig. 4).

L’ondata di caldo è infatti durata ben sedici giorni, rendendo i primi venti giorni di agosto il periodo più caldo in Spagna almeno dal 1961: più nello specifico, il periodo dall’8 al 17 agosto è stato il periodo di dieci giorni più caldo mai registrato nel Paese almeno al 1950.