IL PASSAGGIO DELL’ONDA DI CALORE IN EUROPA NEI PROSSIMI GIORNI

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IL PASSAGGIO DELL’ONDA DI CALORE IN EUROPA NEI PROSSIMI GIORNI

IL PASSAGGIO DELL’ONDA DI CALORE IN EUROPA NEI PROSSIMI GIORNI

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Una struttura anticiclonica sta per insediarsi sul Mediterraneo e da qui spingersi fino all’Europa centro-orientale. Assumendo una forma a campana con radici che affondano sull’entroterra nord africano, sappiamo che stiamo parlando del promontorio subtropicale continentale a cui si legano le onde di calore. L’evoluzione del sistema anticiclonico sarà abbastanza lenta, ma fortunatamente non così lenta da bloccarsi e quindi ingessare lo stato del tempo in condizioni stabili, soleggiate e decisamente calde per il periodo per un intervallo superiore ai 5-7 giorni. La massa d’aria, proveniente in parte dall’entroterra algerino-tunisino e in parte dalle Canarie, attraverserà tutto il continente da sud-ovest verso nord-est, comportando così il raggiungimento di temperature massime che tra la Spagna e la Russia occidentale potrebbero portarsi tra gli 8 e i 13 °C sopra la media del periodo tra oggi e martedì 23 settembre (figg. 1 e 2).

La situazione è quindi tipica di una condizione meteorologica marcatamente anomala che, sebbene sia relativamente breve, denota comunque quanto sia ampio e intenso il segnale che sarà responsabile di questo futuro stato del tempo in evoluzione sulla maggior parte del nostro continente. Una probabilità medio-alta che possano essere battuti dei record – per esempio nel campo termico, nelle altezze di geopotenziale alle diverse quote isobariche e nella quota dello zero termico – dà ulteriore importanza all’evento che si inserirebbe nelle tipologie di schemi sinottici di origine nord africana in cui l’obiettivo di primeggiare fa quasi sempre centro. Con una certa frequenza, infatti, tutte le volte in cui una bolla di calore prende forma all’interno di una struttura anticiclonica simile diventa ormai quasi un’abitudine sperimentare temperature che diventano dei nuovi primati o che si avvicinano ai vecchi: è accaduto appena il mese scorso e poi a giugno. E succederà ancora. Ecco, è la frequenza di eventi come questo a dirci come agisce il cambiamento climatico. È come avere l’automobile in folle e schiacciare l’acceleratore per sentire il motore che va su di giri: il cambiamento climatico è il conducente che sempre più frequentemente schiaccia il pedale per far sì che situazioni come quella che ci apprestiamo a sperimentare non siano più rare come in passato, ma diventino ormai la norma.

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