IN ARRIVO L’ESTATE DI LUGLIO ALLE PORTE DELL’AUTUNNO

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IN ARRIVO L’ESTATE DI LUGLIO ALLE PORTE DELL’AUTUNNO

IN ARRIVO L’ESTATE DI LUGLIO ALLE PORTE DELL’AUTUNNO

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Nella seconda parte di questa settimana si preannuncia una marcata avvezione di aria calda di origine subtropicale marittima che percorrerà tutto il continente europeo, partendo dalla penisola iberica per arrivare fino ai confini occidentali della Russia. Sarà questa la conseguenza dell’affondo di una saccatura nord atlantica che si spingerà fino all’arcipelago delle Azzorre e che, evolvendo lentamente verso levante, andrà a stimolare la risalita del promontorio nord africano verso il Mediterraneo centrale e la maggior parte del nostro continente. In relazione al periodo ormai prossimo alla terza decade del mese, la massa d’aria in arrivo sarà davvero molto calda tanto che la sua temperatura a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri di quota, presenterà uno scarto dalla climatologia del periodo per lo più compreso tra 8 e 12 °C con i settori alpino e prealpino italiano maggiormente esposti ai massimi di anomalia positiva rispetto al resto della nostra penisola, dove i valori risulteranno in genere tra i 7 e i 3 °C sopra la media procedendo da Nord a Sud (fig. 1).

Una situazione che, come avevamo detto nella precedente analisi, potrebbe risultare potenzialmente eccezionale proprio per la portata e l’intensità dell’avvezione subtropicale e le conseguenze che una simile dinamica potrebbe avere sulle temperature massime, il cui Extreme Forecast Index (EFI) previsto tra giovedì 18 e domenica 21 potrebbe superare il valore di 0.8 avvicinandosi all’unità su buona parte della Spagna e, limitatamente all’Italia, sul settore alpino e prealpino a cominciare da quello nord-occidentale (fig. 2): in altre parole, simili valori dell’EFI applicati alla temperatura forniscono informazioni sulla probabilità elevata di avere un campo termico insolitamente anomalo per il periodo e non esclude quindi la possibilità che possano essere raggiunti dei record di caldo proprio su queste aree appena menzionate.

La portata dell’evento diventa tangibile anche nella previsione dell’altezza dello zero termico che, come sempre, fornisce indicazioni indirette sull’intensità dell’avvezione subtropicale in scorrimento in quota. Davvero significativo, a tal proposito, osservare che sulle Alpi centro-occidentali si assisterà, tra mercoledì 17 e giovedì 18, a un repentino aumento di questa altezza tale da portare l’isoterma di 0 °C a raggiungere probabilmente i 4700-4900 metri (fig. 3): la pesante anomalia su tutta la cerchia alpina dovrebbe durare fino a domenica, quando lo zero termico dovrebbe scendere sotto i 4000 metri e abbassarsi ulteriormente nei giorni successivi.

Nei bassi strati dell’atmosfera una simile situazione comporterà avere temperature di 4-8 °C sopra la media e quindi valori massimi per lo più compresi tra 27 e 33 °C, con qualche picco superiore non escluso: a mio modesto parere, un po’ troppo per essere definita un’estate settembrina quando ormai siamo a ridosso dell’equinozio d’autunno.

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