VERSO L’EQUINOZIO D’AUTUNNO CON UN PROMONTORIO NORD AFRICANO POTENZIALMENTE DA RECORD
VERSO L’EQUINOZIO D’AUTUNNO CON UN PROMONTORIO NORD AFRICANO POTENZIALMENTE DA RECORD
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Abbiamo detto che la terza settimana di settembre sarà caratterizzata da condizioni di prevalente stabilità atmosferica e di temperature che raggiungeranno valori ancora pienamente estivi. La stagione però avanza e anche l’estate astronomica è in procinto di passare il testimone all’autunno che inizierà lunedì prossimo, 22 settembre. Dal punto di vista meteorologico il cambio di passo dovrebbe avvenire con un peggioramento dello stato del tempo caratterizzato non solo dall’ingresso o dalla formazione di una circolazione ciclonica alle nostre latitudini, ma anche da un’irruzione di aria decisamente fresca identificata in quota da isoterme che iniziano a scendere, con una certa facilità, anche al di sotto dei 10 °C a 850 hPa. È lecito quindi chiedersi se questo tipo di scenario è oggi preso in considerazione dalla modellistica numerica e quindi se è presente tra le soluzioni calcolate. La risposta è ni, nel senso che tra tutti i possibili scenari presenti ce n’è qualcuno che avvalora l’ipotesi di irruzioni di aria decisamente fresca che verrebbe guidata verso le basse latitudini con l’aiuto dell’elevazione in Oceano Atlantico dell’Anticiclone delle Azzorre (fig. 1, a sinistra).

Trattandosi però, al momento, solo di ipotesi che devono superare la prova di affidabilità perché la distanza temporale dal possibile evento è ancora superiore ai sette giorni, a una previsione deterministica simile non c’è da farci affidamento: a tal proposito, la prova del nove è la previsione media di insieme che tiene conto di tutti gli scenari calcolati (fig. 1, a destra) e che, come è possibile notare, perde tutti i dettagli di uno scenario deterministico come quello sopra descritto: in altre parole, se si vuole sapere che cosa potrebbe accadere nei giorni intorno all’equinozio autunnale è necessario aspettare ancora qualche giorno prima di fornire le prime indicazioni sufficientemente robuste.Da una previsione poco affidabile passiamo invece a una caratterizzata da un’attendibilità molto elevata, inerente proprio alla fase anticiclonica della prossima settimana. La rimonta anticiclonica apportata dall’espansione del promontorio nord africano potrebbe infatti lasciare il segno in termini di intensità perché il rigonfiamento delle superfici isobariche in area mediterranea potrebbe far raggiungere alla 500 hPa altezze di geopotenziale di tutto rispetto per il mese di settembre: valori intorno ai 5940 metri rappresentano, per la climatologia, situazioni al limite dell’eccezionalità perché questo valore dell’altezza supererebbe addirittura il 99° percentile (fig. 2).

Alla configurazione sarebbe associato anche un richiamo di aria calda di matrice subtropicale prevalentemente marittima che, proprio per la disposizione del flusso impostato dalla configurazione sinottica e un eventuale contributo orografico, sulle regioni nord-occidentali potrebbe far raggiungere anche alla temperatura a 850 hPa scarti simili dal clima di riferimento, sempre in termini di percentili: vedremo nei prossimi giorni di capirci qualcosa di più.