AL VIA LA SECONDA FASE DEL PEGGIORAMENTO, CON IL RITORNO DI ARIA PIÙ FREDDA.
AL VIA LA SECONDA FASE DEL PEGGIORAMENTO, CON IL RITORNO DI ARIA PIÙ FREDDA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Siamo entrati nella seconda fase del peggioramento del tempo che si è fatto strada nelle ultime quarantotto ore sulla nostra penisola con l’espansione dalle latitudini settentrionali di una saccatura che ha generato al suolo un minimo di pressione di circa 1000 hPa in prossimità del Golfo Ligure. Dopo il richiamo di correnti meridionali innescatosi con la formazione e l’approfondimento del centro depressionario, l’imminente isolamento di questa figura sul bacino del Mediterraneo restringerà il raggio di curvatura della circolazione ciclonica a tal punto da permettere anche l’ingresso di una ventilazione settentrionale che trasporterà aria più fredda.

Attorno al minimo, in evoluzione dal medio Tirreno al Mare Ionio entro giovedì (fig. 1), ruoteranno condizioni di instabilità che si presenteranno più attive al Centro-Sud (ad eccezione della Toscana) e sulle due Isole Maggiori ma che tenderanno a concentrarsi soprattutto sul versante adriatico e sulle regioni meridionali man mano che la figura di bassa pressione si muoverà verso l’area ionica, dove insisterà anche nella giornata di venerdì per poi risalire probabilmente verso il settore balcanico meridionale nel corso del fine settimana.
L’aria fredda al seguito determinerà un nuovo calo termico che sarà più avvertito sulle regioni centro-meridionali, dove entro giovedì si prevedono in quota valori fino a 3-5 °C in meno rispetto alla climatologia del periodo: in presenza di fenomeni legati a un contesto prevalentemente instabile che favorisce soprattutto la formazione di rovesci anche a sfondo temporalesco, questa situazione determinerà anche un nuovo calo della quota delle nevicate che interesseranno quasi l’intero arco appenninico.

E così, mentre al Nord e sulla Toscana prevarrà il sole, tra mercoledì e giovedì nubi e precipitazioni interesseranno ancora le regioni centro-meridionali (fig. 2): i fenomeni saranno per lo più sparsi, avranno spesso caratteristica di intermittenza e lasceranno quindi spazio anche a momenti asciutti con la possibilità di qualche effimera schiarita. Nevicate a partire dagli 800-1000 metri dei settori appenninici centro-settentrionali, fino ai 1200-1500 metri dei rilievi meridionali nella giornata di giovedì. Venti da moderati a forti a rotazione ciclonica (fig. 3).
