DAL FINE SETTIMANA RITORNO DELLE PIOGGE SEGUENDO IL VECCHIO SCHEMA

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DAL FINE SETTIMANA RITORNO DELLE PIOGGE SEGUENDO IL VECCHIO SCHEMA

DAL FINE SETTIMANA RITORNO DELLE PIOGGE SEGUENDO IL VECCHIO SCHEMA

di Andrea Corigliano – FIsico dell’Atmosfera

La saccatura che si è formata in Oceano Atlantico, alla quale corrisponderà entro venerdì la massima espansione del promontorio nord africano lungo i nostri meridiani, non avrà la forza di entrare sul bacino occidentale del Mediterraneo: si conferma così la sua trasformazione in goccia fredda entro sabato, quando si presenterà come una circolazione chiusa di bassa pressione a tutte le quote con il centro motore tra le Isole Azzorre e le coste occidentali europee.

Per avere informazioni più attendibili sulla sua futura evoluzione e sulla sua possibile influenza sul tempo dell’Italia avevamo fatto affidamento alle correzioni emergenti dai ricalcoli della modellistica numerica che puntualmente non si sono fatti attendere e che oggi ci permettono di compiere qualche passo avanti nello scioglimento della prognosi. Entrerà infatti in scena un’altra saccatura artica, sottoforma di una nuova pulsazione diretta lungo i meridiani, che nel corso del fine settimana si allungherà verso sud quanto basterà per agganciare la goccia fredda, inglobandola così nella più vasta e ampia circolazione ciclonica e assegnandole il ruolo secondario di «coda» della vasta conca di bassa pressione con minimo sul Mare di Barents.

Grazie a questa dinamica, il flusso umido e instabile riuscirà a compiere dei passi verso la nostra penisola andandosi a disporre da sud-ovest verso nord-est – come indicato dalle frecce verdi in figura – secondo uno schema che abbiamo già visto in ottobre: una circolazione di confine tra un campo ciclonico più a nord ed uno anticiclonico più a sud che non favorirà ancora una volta la formazione di ciclogenesi mediterranee degne di nota e nemmeno l’annesso richiamo di correnti sciroccali ben impostate. Il risultato sarà quindi quello di osservare le precipitazioni cadere in forma un po’ più organizzata soprattutto dove questo canale umido, trasportato dal flusso sud-occidentale, andrà a interagire con l’orografia. Tra venerdì e domenica sarà quindi probabile veder piovere soprattutto tra il Levante Ligure e il versante tirrenico centro-settentrionale, sul settore alpino e prealpino centro-orientale e sulle prospicenti pianure: stiamo per il momento parlando di indicazioni di massima perché ci sono ancora margini di incertezza sulla posizione di questo nastro che deve ancora essere inquadrata con maggiore attendibilità. Al di là di questi dettagli, resta comunque il fatto che con questo tipo di configurazione il Nord-Ovest e il versante adriatico saranno ancora destinati a rimanere prevalentemente sottovento alla circolazione portante e quindi a ricevere poche precipitazioni, per lo più sparse e disorganizzate.

Anche le regioni meridionali si troveranno molto probabilmente sotto l’azione del campo anticiclonico almeno fino a domenica o lunedì. Per ora ci fermiamo qui. Nei prossimi giorni vedremo di dare qualche indicazione in più su dove potrebbe piovere nel fine settimana.

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