Un lampo di raggi gamma durato un’intera giornata galvanizza gli astronomi

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Un lampo di raggi gamma durato un’intera giornata galvanizza gli astronomi

Un’esplosione cosmica nota come GRB 250702B è decisamente il più lungo lampo di raggi gamma mai osservato, ammesso che si tratti davvero di questo tipo di fenomeno
di Yvette Cendes/Scientific American
www.lescienze.it

©Marck Garlick/Science Photo Library/AGF
©Marck Garlick/Science Photo Library/AGF 

Si potrebbe pensare che gli astronomi abbiano visto tutto, ma l’universo continua a proporci ogni tanto nuovi misteri per tenerci sulle spine.

Il 2 luglio 2025, gli osservatori di tutto il mondo sono stati avvisati della comparsa di un nuovo lampo di raggi gamma (GRB, da gamma ray burst), GRB 250702B, rilevato dal telescopio spaziale Fermi Gamma-Ray della NASA.

I GRB sono esplosioni estremamente energetiche che si collocano tra gli eventi astrofisici più potenti dell’universo, così luminosi da poter essere visti da miliardi di anni luce di distanza. Nella maggior parte dei casi, i GRB sono causati da una coppia di stelle di neutroni che si fondono tra di loro o da una stella molto massiccia che termina la sua vita in una supernova chiamata collapsar; in entrambi i casi “classici”, il cataclisma stellare risultante può emettere un gigantesco getto strettamente concentrato di radiazioni e particelle. Quando uno di questi getti è puntato direttamente verso il sistema solare, lo vediamo come un GRB.

Non sono così rari da osservare: l’universo è così grande e i GRB sono così luminosi che gli astronomi ne vedono in media uno o due al giorno. Tuttavia, ci siamo presto resi conto che con il GRB 250702B stava accadendo qualcosa di molto insolito. In circa mezzo secolo di studi sui GRB, nessuno ha mai visto uno di questi eventi epici durare più di qualche ora al massimo. Eppure è trascorso quasi un giorno intero prima che il GRB 250702B svanisse.

“La cosa più sorprendente di questo evento è la durata dell’emissione. Se proviene da un GRB, è la più lunga mai rilevata”, spiega Adelle Goodwin, astronoma della Curtin University in Australia, che sta conducendo le osservazioni radio di follow-up con il Very Large Array, situato in New Mexico.

Un’altra stranezza è che questo GRB sembrava ripetersi: gli astronomi hanno visto quelli che sembravano essere tre impulsi distinti nell’arco di una durata complessiva di quasi un giorno; la ripetizione sarebbe strana perché i GRB sono normalmente così catastrofici da distruggere efficacemente le loro sorgenti astrofisiche, impedendo qualsiasi ripetizione. Di fronte a un enigma, gli scienziati di tutto il mondo si sono affrettati a puntare ogni telescopio possibile su GRB 250702B per raccogliere ulteriori indizi.

Gli astronomi non sono soliti sottrarsi alle sfide, ma GRB 250702B ne ha lanciate diverse. In primo luogo, la sua posizione in cielo corrispondeva all’interno del piano galattico della Via Lattea, pieno di stelle e polvere, il che rendeva poco chiare le sue vere origini cosmiche; le probabilità erano che si fosse verificato in qualche parte lontana dell’universo, con la sua sorgente oscurata dalla polvere, ma in linea di principio, qualsiasi cosa avesse generato il burst avrebbe potuto trovarsi all’interno della nostra galassia.

Fortunatamente, il James Webb Space Telescope è stato progettato per scrutare attraverso tutta quella polvere, permettendo a un gruppo di ricercatori di rivelare la verità in un recente articolo di preprint.

Le origini ancora misteriose del GRB 250702B risalgono a una galassia distante più di cinque miliardi di anni luce da noi. Inoltre, la galassia stessa è insolita: è estremamente grande e polverosa rispetto alla maggior parte delle altre galassie e di fatto è la galassia che ospita il GRB più grande e più luminosa mai vista. Gli astronomi non possono ancora dirlo con certezza, ma un GRB insolito proveniente da una galassia insolita potrebbe essere di per sé un indizio su che cosa abbia effettivamente causato l’esplosione.

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