UNA SETTIMANA NEL SEGNO DI UN’INTENSA DEPRESSIONE IN TRANSITO DA NORD A SUD
UNA SETTIMANA NEL SEGNO DI UN’INTENSA DEPRESSIONE IN TRANSITO DA NORD A SUD
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Mentre gli ultimi strascichi della circolazione di aria fredda di origine artico marittima stanno interessando le regioni meridionali, al Nord-Ovest si fanno strada nuove nubi che annunciano un nuovo cambiamento del tempo: si tratta degli effetti della parte più avanzata di un’altra circolazione ciclonica che si sta avvicinando all’Europa occidentale e che entro il pomeriggio di domani, lunedì 24 novembre, raggiungerà con il proprio minimo di circa 990 hPa il Mare del Nord.
Inserita all’interno di una saccatura in espansione verso sud, questa figura depressionaria determinerà una decisa diminuzione dei valori della pressione atmosferica anche alle latitudini mediterranee tanto che proprio sulla nostra penisola si prevede la genesi di una figura ciclonica secondaria sul Golfo Ligure, di circa 1000 hPa, che riuscirà ad avvolgere nella stretta ragnatela di isobare tutte le nostre regioni entro la giornata di martedì (fig. 1, a sinistra).

Il transito del minimo sull’Italia sarà abbastanza lento e condizionato da una rimonta a ovest dell’Anticiclone delle Azzorre che da metà settimana andrà a isolare la circolazione ciclonica verso le nostre regioni centro-meridionali: questa evoluzione comporterà inizialmente l’arrivo di correnti più miti dai quadranti meridionali che si presenteranno sotto forma di intensi venti prevalentemente di libeccio mentre in una seconda fase, con lo spostamento del minimo verso sud, avremo il ritorno di correnti settentrionali che trasporteranno una nuova massa d’aria più fredda, richiamata dalla penisola balcanica (fig. 1, a destra). Sarà quindi lecito aspettarsi, di conseguenza, anche un andamento altalenante della temperatura, destinata ad aumentare nelle prossime 24-36 ore per poi diminuire nuovamente da mercoledì, ma non in forma così sensibile perché l’irruzione non sarà intensa come quella che ci ha appena interessato. Con il passaggio della complessa struttura depressionaria le precipitazioni sono previste cadere sulla maggior parte delle nostre regioni e in particolare su quelle centro-meridionali. Tra domani e martedì i fenomeni più intensi e organizzati interesseranno il Levante Ligure e tutto il versante tirrenico fino alla Campania (fig. 2).

Piogge anche in Sardegna mentre al Nord le precipitazioni si concentreranno in particolar modo tra la Lombardia e il Triveneto, con probabili picchi ancora abbondanti sull’area pedemontana orientale del Friuli Venezia Giulia. Prevarrà l’invece l’ombra pluviometrica, indotta da una disposizione non favorevole delle correnti portanti, sul Piemonte, sull’Emilia Romagna e lungo versante adriatico dove sarà probabile l’attivazione del garbino: su queste aree sarà anche probabile qualche pioggia sparsa – specie martedì tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia – ma per veder aumentare la probabilità dei fenomeni bisognerà aspettare lo spostamento verso sud della depressione che avverrà tra mercoledì e giovedì. Nevicate in risalita verso quote di bassa montagna sulle Alpi – salvo qualche situazione inizialmente favorevole fino a quote inferiori laddove resteranno incastrate delle sacche di aria fredda – con cumulate significative sui versanti esteri occidentali. Nevicate anche in Appennino, a quote elevate durante il richiamo mite meridionale e poi probabilmente anche al di sotto dei 1000 metri tra martedì e giovedì, a partire dai rilievi emiliano-romagnoli e marchigiani, con la rotazione dei venti dal quadrante nord-orientale. Lunedì e martedì venti da moderati a forti, in prevalenza meridionali, con velocità fino a 50-65 Km/h e raffiche che potrebbero anche raggiungere anche i 70-80 km/h (fig. 3).
