LA TOCCATA E FUGA DELL’INVERNO

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LA TOCCATA E FUGA DELL’INVERNO

LA TOCCATA E FUGA DELL’INVERNO

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Abbiamo definito l’imminente irruzione fredda una «toccata e fuga». Già, perché con una frequenza che è andata aumentando negli ultimi anni è a questo che si sono ormai limitate le ondate di freddo di stampo invernale, quando riescono a raggiungere la nostra penisola. Il grafico degli scenari di ensemble calcolati dal modello del Centro Europeo ECMWF, valido per le regioni adriatiche, ben si presta ad evidenziare una dinamica che porterà le temperature in quota al di sotto della media del periodo per un lasso temporale di appena trentasei ore: in questo intervallo, infatti, si raggiungerà l’apice del raffreddamento e da qui si risalirà piuttosto in fretta verso valori termici in media o superiori.

È come se la stagione invernale addentasse appena le nostre condizioni atmosferiche, accontentandosi di un boccone, senza prendere nemmeno posto attorno a una tavola dove siedono le altre stagioni. Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime settimane perché bisognerà come sempre andare avanti passo dopo passo per analizzare evoluzioni che diventeranno sempre più chiare man mano che diminuirà la distanza temporale, ma sempre più spesso osserviamo che, alla fine, le certezze sono poi le situazioni come questa: l’inverno si limita a semplici apparizioni. E, in tutta sincerità, viene da sorridere pensare che si parli addirittura di gelo in arrivo per quello che è appena uno sbuffo di aria fredda. Le ondate di aria gelida, quando l’inverno sapeva ancora farsi sentire, sono simili a quella che si verificò per esempio ventinove anni fa, proprio in questi giorni a cavallo tra Natale e Capodanno. Giunse dalla Russia aria polare continentale di estrazione siberiana grazie all’omonimo anticiclone che si allungò al di qua degli Urali per unirsi saldamente a un analogo campo di alta pressione i cui massimi si collocarono sulle Isole Britanniche. Il 28 dicembre del 1996 tutta la penisola si trovava con isoterme in quota abbondantemente negative, tra -5 °C e -15 °C a 850 hPa, che interessarono l’Italia per 5-6 giorni.

L’irruzione in arrivo sarà intensa all’incirca meno della metà e durerà poco più di un giorno: eppure sembra che arrivi l’evento. Bei tempi quando la meteorologia non era ancora commerciale!

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