RAFFREDDAMENTO A CAVALLO DI CAPODANNO, MA L’ITALIA RESTERÀ PER IL MOMENTO AI CONFINI DI UNA CIRCOLAZIONE INVERNALE

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RAFFREDDAMENTO A CAVALLO DI CAPODANNO, MA L’ITALIA RESTERÀ PER IL MOMENTO AI CONFINI DI UNA CIRCOLAZIONE INVERNALE

RAFFREDDAMENTO A CAVALLO DI CAPODANNO, MA L’ITALIA RESTERÀ PER IL MOMENTO AI CONFINI DI UNA CIRCOLAZIONE INVERNALE

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Ricalcolo dopo ricalcolo, la modellistica numerica è riuscita a fornire indicazioni più attendibili e affidabili sulle condizioni atmosferiche che ci accompagneranno verso il nuovo anno. Quel campo anticiclonico che era presente sulla penisola scandinava e che attualmente ha spostato i propri massimi sull’Oceano Atlantico agirà in sinergia con una vasta circolazione depressionaria sulla Russia occidentale e insieme piloteranno aria decisamente fredda verso i settori centro-orientali europei, fino a raggiungere alle nostre latitudini la penisola balcanica (fig. 1).

La disposizione dell’asse dell’anticiclone, da nord-ovest verso sud-est, non favorirà un coinvolgimento diretto della nostra penisola che risentirà solo di un parziale rientro delle correnti da est e da nord-est: questa dinamica sarà impostata da una piega delle isobare senza la costruzione di una vera e propria circolazione ciclonica capace di richiamare verso il Mediterraneo centrale la parte più consistente dell’irruzione che resterà confinata al di là dell’Adriatico, dove le isoterme a 850 hPa raggiungeranno valori per lo più compresi tra -7 e -11 °C. Rispetto alle condizioni che vivremo nelle prossime 48-72 ore, caratterizzate come abbiamo visto da un’avvezione di aria relativamente calda proveniente dalla penisola scandinava, si concretizzerà un sensibile calo termico soprattutto in quota perché, partendo da valori di anomalia positiva di 10-13 °C sulle regioni settentrionali e di 4-8 °C sul resto della penisola che registreremo domani (domenica 28), passeremo entro mercoledì 31 a temperature che si porteranno al di sotto della media, fino a 4-6 °C in meno sul Nord-Est e sul medio-alto Adriatico e in genere tra 0 e 4 °C in meno sul resto della penisola (fig. 2).

A cavallo del nuovo anno questa variazione del campo termico sarà probabilmente accompagnata anche dall’incremento delle condizioni di instabilità che dovrebbero presentarsi in forma più accentuata sulle regioni centro-meridionali dove, con l’abbassamento anche della quota dello zero termico, potrebbero verificarsi sporadiche precipitazioni nevose a quote via via più basse in Appennino: per il momento diamo credito a questa possibilità e ci riserviamo di ritornare su questo dettaglio previsionale nei prossimi giorni. L’evoluzione attesa poi per i primi giorni del nuovo anno dipenderà dall’evoluzione di una nuova depressione che entrerà sotto il raggio d’azione della più vasta circolazione ciclonica presente sulla Russia. L’ingresso di un nuovo nucleo freddo, in evoluzione dall’est della Groenlandia verso il Mare del Nord tra giovedì 1 e sabato 3 gennaio, andrà probabilmente a ridistribuire gli equilibri barici spostando ulteriormente il dominio anticiclonico atlantico verso ovest e facendo indietreggiare di pari passo anche la vasta ruota depressionaria che potrebbe andare a collocare il proprio asse lungo i meridiani passanti per la nostra penisola (fig. 3).

Resterebbe così aperto il canale settentrionale per l’invio di nuovi impulsi di aria fredda verso sud, ma ancora una volta bisognerà vedere quanto sarà intensa la spinta meridiana che permetterà a questi impulsi di raggiungere le nostre latitudini.

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