7 inventori uccisi dalle loro stesse invenzioni

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7 inventori uccisi dalle loro stesse invenzioni

Ironia del destino: come alcuni cantanti hanno scritto la loro morte, alcuni inventori sono rimasti uccisi dalle loro invenzioni. Sicuramente uno dei casi più noti è quello di Marie Curie, morta in seguito alla scoperta della radioattività, i cui effetti sulla salute ovviamente all’epoca non erano noti.

D’altronde la vita di un inventore, soprattutto nel passato, era molto pericolosa, perché esplorando la natura o cercando di creare novità, ci si poteva imbattere in qualcosa di rischioso per sé e per gli altri, come nel caso della sintesi dell’eroina, ad opera di Felix Hoffmann, che, sulla scia del successo dell’aspirina da lui stesso progettata, pensava di creare dalla morfina qualcosa di migliore, realizzando invece un stupefacente molto più pesante.

Ecco altri 6 casi, forse meno noti, di inventori che sono morti a causa delle loro stesse invenzioni, a prova di un mondo, quello della scienza e della tecnologia, che va preso con le giuste misure.

Henry Smolinski

Ingegnere presso la Northrop, aveva lasciato il suo lavoro per costruire macchine volanti presso l’Advanced Vehicle Engineers. Nel 1973 la società aveva realizzato i suoi primi due prototipi realizzati fondendo la parte posteriore di un aereo Cessna Skymaster con una Ford Pinto. L’11 settembre 1973, Smolinski è però morto sul volo di prova, sembra a causa di cattive saldature che avrebbero causato il distacco di un pezzo di ala.

Franz Reichelt

Inventore francese di origine austriaca che si guadagnava da vivere come sarto, amava trascorre il suo tempo libero lavorando su un paracadute volante, progettato per essere indossato dai piloti. Gli aerei erano un’invenzione relativamente nuova in quel periodo e quindi dei metodi di “fuga” in caso incidente erano molto ricercati. Dopo i primi test positivi eseguiti utilizzando manichini, Reichelt decise di provare il paracadute saltando dalla Torre Eiffel. Ma qualcosa non ha funzionato e l’inventore è rimasto ucciso nella caduta.

Horace Lawson Hunley

Avvocato dello stato della Louisiana con una passione per i sottomarini, ha collaborato a progettare e costruire tre diversi modelli durante la Guerra di Secessione, ma è rimasto ucciso al terzo progetto. Hunley aveva auto-finanziato il suo terzo sottomarino, e il 15 ottobre 1863, l’inventore,  insieme a sette membri dell’equipaggio, è morto quando il sottomarino che portava il suo nome è affondato nelle acque al largo di Charleston.

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Thomas Midgley Jr.

Chimico molto noto che soffriva di avvelenamento da piombo a causa delle sue ricerche sui carburanti contenenti questo metallo, paradossalmente non morì di questo, ma ucciso dal sistema di corda e carrucola che aveva costruito per sostenere il suo corpo mentre era a letto a causa della poliomielite. Rimase impigliato nelle corde il 2 novembre 1944, e soffocato.

Perillos of Athens

Lavoratore di bronzo, aveva progettato un dispositivo chiamato ‘Brazen Bull’, pensato come strumento di tortura e uccisione dei prigionieri, che venivano bloccati all’interno e bruciati vivi. Il dispositivo era stato costruito anche per far “risuonare” le loro urla. Ma in un test di prova che serviva a “vendere” il progetto, è rimasto ucciso lui stesso. Chi la fa l’aspetti.

Valerian Abakovsky

Era un inventore russo che aveva progettato il motore del treno Aerowagon ad alta velocità. Nella corsa di prova, però, il veicolo è deragliato, uccidendo lui e altre cinque persone. Era andato tutto bene all’andata, ma il treno si è schiantato durante il suo ritorno a Mosca. Abakovsky aveva solo 26 anni.

Roberta De Carolis

 

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