IL PERICOLOSO CAMMINO DELLE NUOVE GENERAZIONI NELL’ERA DELLA TECNOLOGIA

0

IL PERICOLOSO CAMMINO DELLE NUOVE GENERAZIONI NELL’ERA DELLA TECNOLOGIA

Prendiamone il comando e prepariamo i nostri figli ad un uso consapevole.
Redazione Blue Planet Heart

Quanta tecnologia passa ogni giorno nelle mani dei bambini?

Fin dalla tenera età, viene a loro permesso di interagire in maniera quasi libera da filtri, con apparecchiature e giochi che hanno libero accesso a messaggi e immagini contenenti violenza, linguaggi non appropriati, doppi sensi a fini sessuali anche espliciti e alterazioni della realtà.

Anni fa, “i pericoli” per un genitore derivavano dall’uso non idoneo della Tv, delle consolle dei Video Games o da eventuali giocattoli non appropriati, ed era molto più semplice gestire i contenuti di questi canali mediatici, semplicemente spegnendoli o bloccandone l’accesso.

Oggi giorno il panorama è totalmente cambiato o addirittura è stato stravolto dall’avvento, anche nella vita dei bambini, di tutte le tecnologie di cui usufruiscono gli adulti, compresi quindi gli accessi a internet, social network, contenuti mediatici di ogni genere, che possono facilmente sfuggire al controllo dei genitori.

Il sistema tecnologico ha come assunto un controllo globale su tutto, senza però che ci sia una vera volontà di esercitarlo, ma solo approffittando dell’uso passivo che facciamo ogni giorno di questa tecnologia.
Infatti, non esiste più la separazione di cui potevamo usufruire un tempo, tra i contenuti cosiddetti per adulti e per bambini, tutto viaggia sul medesimo canale, quello della rete, senza possibilità alcuna di fasce orarie protette o di filtri atti a controllarne l’uso da parte dei minori.

Nonostante si abbia la consapevolezza di tutto questo, i genitori mettono nelle mani dei minori “un arma tecnologica vera e propria” che necessiterebbe di un uso condiviso in quanto potenzialmente dannoso per la salute psichica e lo sviluppo dell’individuo.

Questo è reso possibile anche, dalla mancanza totale di leggi che regolamentino l’uso di apparati quali il cellulare, e social network tramite internet, con l’assenza  ” fraudolenta” di meccanismi di verifica dell’età dei navigatori della rete, in quanto quelli già in uso sono scavalcabili da chiunque con un semplice clik.

E’ chiaro che, toccare certi ambiti riguardo l’autenticazione dei siti e la privacy, diventa come camminare su un terreno minato, ma oggi come oggi, visto ormai il dilagare incontrollato di qualsiasi tipo di contenuto sui molteplici supporti che gestiscono la rete, si rende necessaria una riforma totale nella gestione dei singoli apparati, con meccanismi di verifica ( controllo vocale, codici appositi creati) al fine di poter controllare l’accesso dei minori.
Ma tutto questo deve partire, in maniera assolutamente urgente, dalla volontà e determinazione delle ISTITUZIONI, che devono avere il coraggio e la responsabilità di imporre l’utilizzo controllato della rete.

Visto che, anche se fossero prese delle misure forti da parte delle istituzioni, queste si potrebbero facilmente eludere, il compito principale resta quello dei genitori, che hanno la responsabilità totale di ciò che mettono nelle mani dei propri figli.

“ACQUISTARE UN CELLULARE AD UN BAMBINO DI 10 ANNI SIGNIFICA VOLONTARIAMENTE METTERGLI NELLE MANI UN ARMA DEVASTANTE”

Non capiamo a che pro un bambino di 10 anni debba avere uno strumento che riceve e fa effettuare chiamate e sms, che da la possibilità in maniera autonoma di entrare in internet e di poter così interagire senza controllo con il mondo intero.

Tutto questo mette in contatto una mente indifesa e priva di esperienze di vita, con una realtà senza scrupoli, piena anche di violenza e volgarità, inculcando spesso, fin da piccoli, la mancanza totale di rispetto per gli altri, abituando i bambini al fatto che, nella virtualità della rete, spesso tutto è permesso e impunito, facendo si che poi questo venga trasferito automaticamente nella realtà.

I soggetti deboli psichicamente possono accumulare istinti violenti che possono sfociare in atti eclatanti, soprattutto per spirito di emulazione riguardo ciò che vedono e percepiscono in rete.

BANDIRE I CELLULARI DALLE SCUOLE E DALLE LEZIONI, SAREBBE GIA’ UN PASSO MOLTO IMPORTANTE:

già a 11 anni, ci sono bambini che durante le ore di insegnamento chattano o interagiscono in rete con altre persone, purtroppo a volte anche maggiorenni, senza che nulla venga fatto dal sistema scolastico.

La scuola poi “spesso” è capace solo di verificare il fatto conclamato ed esortare i genitori a rivolgersi ad uno psicologo, senza avere avuto il minimo ruolo, come era un tempo, nella formazione e nell’educazione dei ragazzi, partendo dai principi basilari dell’etica morale e dell’educazione.

Di riflesso a questa condizione scolastica, spesso, alcuni genitori si trovano in difficoltà nel far rispettare certe regole che vorrebbero imporre ai propri figli a causa di questo permissivismo totale, che autorizza i bambini ad uniformarsi l’un l’altro chiedendo ai genitori di acquistare giochi e mezzi di comunicazione sempre di più troppo evoluti tecnologicamente rispetto alla giovane età dei fruitori.

E’ necessario quindi che internet venga spiegato e gestito con la presenza di adulti, che ne introducano l’uso consapevole, fatto di passaggi graduali mirati a tematiche che seguano lo sviluppo del bambino in base all’età.
Far si che vedano internet come un mezzo per apprendere, uno strumento per cercare informazioni e sollecitare la curiosità, non esclusivamente come una realtà virtuale.

La cronaca nera purtroppo ci fornisce ultimamente degli spunti tragici per poter affermare senza ombra di dubbio la pericolosità dell’interazione tra minori e anche tra minori e maggiorenni, in quanto gli episodi di adescamento a fini sessuali o il proliferare di atti di bullismo che generano anche suicidi, non fanno altro che confermare quanto delicato sia l’argomento riguardante l’uso di internet da parte dei minori, ormai tragicamente consueto a partire dai 10 anni in su.

Redazione Blue Planet Heart

Share.

Leave A Reply