ECCO I VIDEO DELLA GIGANTESCA FRANA SUL PIZZO CENGALO, IN VAL BREGAGLIA (SO)

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ECCO I VIDEO DELLA GIGANTESCA FRANA SUL PIZZO CENGALO, IN VAL BREGAGLIA (SO)

La strada cantonale è chiusa. Per ragioni di sicurezza sono stati evacuati gli abitanti di Bondo, Promontogno, Sottoponte, Spino e anche un campeggio in zona
tratto da www.corriere.it

Almeno cento sfollati e la strada cantonale chiusa: è il primo bilancio di una frana dal Pizzo Cengalo, in Val Bregaglia, avvenuta mercoledì mattina. Per ragioni di sicurezza sono stati evacuati gli abitanti di Bondo, Promontogno, Sottoponte, Spino e anche un campeggio in zona. Chiusa in entrambe le direzioni la strada cantonale tra Stampa e Castasegna. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, due stalle sono state colpite dalla colata detritica e distrutte. L’elicottero della guardia aerea svizzera di soccorso (Rega) ha portato in salvo alcuni escursionisti, rimasti intrappolati a causa della frana. «Il geologo ci aveva consigliato di attivare le misure di sicurezza, cosa che abbiamo fatto», ha detto ai microfoni della RSI la sindaca di Bregaglia, Anna Giacometti. «Ma nessuno si aspettava che la nuova frana sarebbe caduta così presto e con questa importanza».

Già dai giorni scorsi, il Pizzo Cengalo, a causa dello scioglimento del permafrost è sottoposto a una serie di crolli. Purtroppo quello di questa mattina, visibile nel filmato, è stato di grandi dimensioni.

Cosa è successo

Il distacco delle rocce che hanno dato origine a una colata detritica nella sottostante Val Bondasc sarebbe avvenuto alle 9.30 dal versante nord della montagna di 3396 metri, al confine con l’Italia e vicina al più noto Pizzo Badile. Nel video pubblicato da «Valtellina Turismo Mobile – Giornale turistico della Valtellina», si vede il movimento franoso eccezionale. La frana è arrivata vicino al villaggio di Bondo, dove tutti gli stabili sono stati evacuati da vigili del fuoco, dipendenti comunali e polizia cantonale.

Il sistema d’allarme

Con la frana di oggi sarebbero scesi a valle 4 milioni di metri cubi di detriti. Come sottolineato dalla Polizia cantonale, citata dalla Radiosvizzeraitaliana, «le 100 persone evacuate da Bondo sono al sicuro e dormiranno fuori casa». L’area, nella quale dal 24 giugno è stata registrata una trentina di piccoli crolli, è tenuta sotto controllo da un sistema di allarme detriti, che attiva i semafori e blocca le strade quando le rocce si staccano, prima che i detriti arrivino a valle. Un bacino artificiale, costruito in passato per raccogliere il materiale in caduta dalla montagna, si sta riempiendo e ha già sorpassato un livello critico. Il materiale, tuttavia, non è ancora fuoriuscito.

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