Vulcano Tambora, il 10-11 aprile 1815 la più devastante eruzione degli ultimi 750 anni

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Vulcano Tambora, il 10-11 aprile 1815 la più devastante eruzione degli ultimi 750 anni

208 anni fa l’eruzione del Tambora costò la vita a 60.000 persone: che cosa sappiamo oggi di questi eventi catastrofici?
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Nel 2010 l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull impedì il volo di migliaia di aerei su una gran parte dell’Europa occidentale a causa della grande quantità di polveri riversò in atmosfera. Ma quell’eruzione èstata davvero poca cosa rispetto a quella del vulcano Tambora (Indonesia), che nel 1815 causò la morte di oltre 60.000 persone e trasformò le estati in inverni su quasi tutto l’emisfero settentrionale.

Spiega Stephen Self, della University of California di Berkeley, studioso delle eruzione del Tambora: «Il vulcano emise gas sulfurei che nell’atmosfera generarono un aereosol tanto denso e spesso da bloccare la luce del Sole, così che su gran parte dell’Europa e del Nord America si ebbe un “anno senza estate”, come viene ricordata. I raccolti vennero falcidiati dal freddo e la gente fu costretta a mangiare gatti e topi».

 

La spaventosa eruzione del Tambora si verificò il 10 e l’11 aprile 1815 ed è un esempio del “danno biblico” che può causare un’eruzione vulcanica, e che oggi potrebbe essere ancora più devastante, considerata la densità di popolazione  che vive attorno al vulcano.


L’eruzione del Eyjafjallajokull, nel 2010, bloccò per giorni il traffico aereo sull’Europa, ma fu ben poca cosa rispetto alle eruzioni del Tambora e del Toba.

«Purtroppo – spiega Self – sappiamo poco delle eruzioni che sono avvenute nel passato e che hanno avuto intensità simili a quelle del Tambora, e saperne di più è davvero importante per predire quel che potrebbe avvenire ai nostri giorni se vulcani simili dovessero risvegliarsi.» Ad esempio nulla sappiamo, se non quello che si può dedurre da leggende locali, dell’eruzione anche avvenne alle Vanuatu, nell’Oceano Pacifico, nel 1452, la cui data è stata dedotta analizzando le polveri che il vulcano ha emesso e che sono finite nei ghiacci della Groenlandia.

Secondo Self quella del Vanuatu fu un’eruzione catastrofica (e che potrebbe ripetersi) delle cui conseguenze non sappiamo quasi nulla. In tempi più vicini a noi, nel 1883, l’eruzione del Krakatoa, fu anch’essa catastrofica: causò la morte di almeno 34.000 persone, anche se oggi si stima che la quantità di polveri emessa fu di un terzo inferiore a quella del Tambora.

Quanto a Tambora, sappiamo solo che è stata l’eruzione più violenta degli ultimi 750 anni (una probabile, più violenta eruzione avvenne nel 1257 sull’isola di Lombok), ma non sappiamo quasi nulla delle sue precedenti attività e della sua periodicità. «Siamo vicini a una nuova, catastrofica eruzione? Nessuno lo sa», afferma Self.

Il Lago Toba, risultato di un’eruzione ancora più spaventosa di quella del Tambora.

Quanti sono i vulcani pericolosi come il Tambora o il Krakatoa? Nessuno oggi può rispondere, proprio per la mancanza di dati del passato. Solo recentemente si è scoperto che il Toba, 74.000 anni fa, produsse la più violenta eruzione vulcanica di cui siamo venuti a conoscenza. La super eruzione creò una caldera di 100 km per 60 di diametro, oggi occupata dal lago Toba, e proiettò in atmosfera polveri che finirono anche sull’Himalaya a 3.000 km di distanza.

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