Monitoraggio dal cielo per difendersi dalla Xylella
Il contagio del batterio che sta devastando le coltivazioni di olivi in Puglia puรฒ essere monitorato da una piattaforma aerea con sofisticati sensori che evidenziano gli alberi infetti prima che manifestino i sintomi della malattia CoDiRO
www.lescienze.it
Sono circa 350 le specie di piante che possono essere infettate dal batterioย Xylella fastidiosa. E molte di esse hanno un elevato valore economico che puรฒ andare del tutto perduto con il contagio, come sta avvenendo agli olivi pugliesi da diversi anni ormai. Per questo X. fastidiosa รจ considerato uno dei patogeni vegetali piรน pericolosi del mondo.
Dopo tante brutte notizie sulla diffusione del batterio โ lungi dallโessere stata contenuta in Puglia, dove รจ la causa della fitopatologia chiamata โcomplesso del disseccamento rapido dellโolivoโ (CoDiRO) โ ora sembra che la tecnologia metta disposizione unโarma in piรน, almeno per monitorare Xylella: una ripresa spettroscopica su ampia scala che puรฒ essere fatta dal cielo, su piattaforma aerea. La descrive, inย un articolo pubblicato su โNature Plantsโ, unโampia collaborazione di ricerca tra istituti internazionali, tra cui il Joint Research Centre europeo di Ispra, in provincia di Varese, il Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dellโUniversitร di Bari e lโIstituto per la protezione sostenibile della piante del CNR di Bari.
Finora il monitoraggio della diffusione del contagio si รจ dovuto scontrare con una difficoltร tecnica fondamentale. Lโesigenza dei ricercatori sarebbe infatti quella di poter verificare lโestensione delle aree coperte da piante malate fin dai primi stadi dellโinfezione, quando gli olivi mostrano pochi segni di sofferenza o addirittura non ne mostrano affatto.
Il problema รจ che metodiche convenzionali di monitoraggio su larga scala, basate sulle immagini nello spettro dellโinfrarosso, possono rilevare solo gli stadi avanzati di malattia, cioรจ quando sono apparenti la defogliazione apicale degli alberi, nonchรฉ lโavvizzimento e la clorosi (la mancata o insufficiente formazione di clorofilla) delle foglie. I sensori iperspettrali โ cosรฌ denominati perchรฉ riescono a esaminare piรน di un centinaio di bande di radiazione elettromagnetica โ montati su satellite, dโaltra parte, non hanno la risoluzione sufficiente a distinguere i diversi gruppi di alberi al suolo.
Gli autori in questo caso hanno effettuato ispezioni sul campo su piรน di 7000 alberi di olivo in Puglia raccogliendo dati sulle alterazioni fisiologiche causate dalla Xylella e li hanno confrontati con i tratti funzionali delle piante rilevati con sensori iperspettrali montati su un piccolo aereo che ha sorvolato le zone colpite dallโinfezione. Hanno cosรฌ scoperto che questa tecnica di ripresa aerea รจ in grado di rilevare lโinfezione negli olivi prima che i sintomi siano visibili. Lโanalisi spettrale dei tratti delle gli alberi รจ risultata cosรฌ accurata che gli alberi classificati come infetti con questa metodica hanno successivamente sviluppato i segni dellโinfezione con una frequenza quadrupla rispetto a quelli classificati come non infetti.
Il risultato, in definitiva, dimostra lโaffidabilitร di un metodo di monitoraggio dellโinfezione da Xylella che puรฒ essere applicato ad ampio raggio e che prescinde dallโesame in situ delle piante. Potrebbe quindi diventare uno strumento molto utile per contenere il contagio su larga scala.