Una stalagmite potrebbe aver rivelato ciò che ha causato la caduta di un impero mesopotamico

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Una stalagmite potrebbe aver rivelato ciò che ha causato la caduta di un impero mesopotamico

tratto da www.iflscience.com

Circa 4.200 anni fa il primo impero della Mesopotamia, l’accadico, coincise con le principali trasformazioni in Egitto e nella Valle dell’Indo, le altre due grandi civiltà del tempo. Uno studio sulle stalagmiti in Iran suggerisce che un evento climatico diffuso potrebbe essere stato responsabile di tutti questi mutamenti

Le civiltà fioriscono e vanno poi in rovina per molte ragioni, e le cause del declino dell’Impero accadico rimangono controverse. La coincidenza dei tempi con eventi lontani ha portato alcuni storici a proporre una causa climatica. La natura, e persino l’esistenza, di questo evento non è chiara, tuttavia, in quanto sembra accaduto in periodo di temperature ampiamente stabili, senza un aumento noto dell’attività vulcanica o del cambiamento nella produzione di energia solare.

Tuttavia, dopo che una squadra guidata dalla dottoressa Stacy Carolin dell’Università di Oxford ha studiato una stalagmite proveniente dalla grotta di Gol-e-Zard nelle montagne di Alborz in Iran, formatasi tra i 5.200 e i 3.700 anni fa, è stato scoperto che qualcosa di certo è accaduto nel periodo pertinente. Secondo quanto scritto nel rapporto della squadra pubblicato negli Atti della National Academy of Sciencesc, i sono stati picchi nella quantità di magnesio rispetto al calcio 4.510 e 4.260 anni fa, in coincidenza con una crescita più lenta e cambiamenti negli isotopi dell’ossigeno della pietra. Questi cambiamenti sono durati 110 e 290 anni, rispettivamente prima che la composizione della stalagmite ritornasse ai livelli precedenti.

L’industria e l’estrazione mineraria di antiche civiltà a volte hanno lasciato il segno sul pianeta, ma non conosciamo alcun meccanismo con il quale gli akkadiani avrebbero potuto avere un impatto su caverne così lontane. Quindi sembra probabile che qualunque cosa stesse causando il cambiamento chimico nella composizione della stalagmite abbia fatto cadere la civiltà degli akkadiani, piuttosto che la loro caduta abbia alterato la chimica delle caverne lontane.

L’impero accadico fu il primo grande impero della Mesopotamia, precedendo i più noti imperi babilonesi e sumeri. La spiegazione della sua caduta è arrivata dalle montagne sulle rive del lontano Mar Caspio. Zunkir via Wikimedia Commons CC-by-SA 3.0

Il cambiamento nella composizione della stalagmite sembra essere il risultato di un aumento della polvere che cade nelle montagne, che a sua volta sembra essere una conseguenza delle condizioni più siccitose ad ovest delle caverne. Al tempo odierno, gli ultimi anni siccitosi nei deserti della Siria e dell’Iraq sono associati a un aumento della deposizione di polveri a Teheran, a soli 50 chilometri da Gol-e-Zard. La lenta crescita della stalagmite potrebbe anche essere un segno di condizioni localmente più asciutte.

I sedimenti provenienti dal Mar Rosso e dal Golfo di Oman sono stati usati in passato per ipotizzare che l’Asia occidentale abbia vissuto almeno un periodo siccitoso importante, ma la datazione per questo lasso di tempo era troppo imprecisa per legarli precisamente al crollo dell’impero akkadico.

C’è un grande dibattito tra gli storici su quanto il cambiamento climatico abbia contribuito al collasso della civiltà. Non sappiamo ancora perché la Mesopotamia sia stata investita da questa fortissima siccità durante questo periodo, ma sembra che abbia letteralmente abbattuto una civiltà e ne abbia gravemente danneggiate altre due.

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