Equinozio di autunno, luna piena del raccolto, pioggia di stelle cadenti e valzer di pianeti: il cielo astronomico di settembre è uno spettacolo

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Equinozio di autunno, luna piena del raccolto, pioggia di stelle cadenti e valzer di pianeti: il cielo astronomico di settembre è uno spettacolo

L’equinozio è atteso per lunedì 23 settembre. Tra i principali eventi il picco massimo dello sciame meteorico delle Aurigidi, la Luna Piena del Raccolto e la congiunzione astrale tra Luna, Giove e Antares. Menzione d’onore per la meravigliosa nebulosa planetaria Elica o “Occhio di Dio”, ben visibile con appositi strumenti per tutto il mese.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it

L’estate sta volgendo al termine e con essa le notti più confortevoli per gustarsi gli spettacoli nel cielo. Ciò nonostante il mese di settembre, che da lunedì 23 ci proietterà nell’autunno, sarà tutto fuorché avaro di meraviglie astronomiche, anche se dovremo coprirci un po’ di più per poterle ammirare. Si parte subito “in quarta” con una spettacolare pioggia di stelle cadenti nel weekend tra il 31 agosto e il primo settembre: sarà infatti il momento del picco massimo delle Aurigidi, uno sciame meteorico che può dar vita a veri e propri exploit con centinaia di fiammate nel cielo. Seguiranno spettacolari congiunzioni astrali – le più belle sono attese il 6 e l’8 settembre -, la Luna Piena del Grano, l’opposizione di Nettuno e altro ancora. Per tutto il mese sarà inoltre ben osservabile (con apposita strumentazione) la magnifica Nebulosa Elica (NGC 7293), meglio conosciuta come “Occhio di Dio”. Si tratta di una delle più belle e brillanti nebulose planetarie visibili nel cielo. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cielo di settembre.

Equinozio d’autunno

Come indicato, lunedì 23 settembre terminerà ufficialmente l’estate e avrà inizio l’autunno. Il momento esatto dell’equinozio d’autunno, così chiamato perché giorno e notte hanno la stessa durata, è atteso per le 9:50 del mattino. Poiché il moto di rivoluzione della Terra è un po’ più lento quando la Terra si trova alla distanza massima dal Sole (afelio, che si verifica a luglio) ne consegue che l’equinozio d’autunno arrivi un po’ in “ritardo” rispetto a quello di primavera; anziché cadere normalmente nel giorno 20 o 21, infatti, si verifica il 22 o il 23 del mese.

Luna Piena del Raccolto

La Luna raggiungerà la fase di plenilunio sabato 14 settembre alle 6:33 del mattino. Poiché sorgerà soltanto la sera attorno alle 20:00 (ora di Roma) perderemo il momento esatto della “pienezza”, benché il satellite della Terra appaia pieno anche diverse ore prima e dopo il plenilunio vero e proprio. La Luna Piena di settembre prende normalmente il nome di Luna Piena del Grano, sulla base della tradizione dei nativi americani algonchini, tuttavia, poiché sarà prossima all’equinozio d’autunno prenderà quello di Luna Piena del Raccolto. Il nome è legato al fatto che i nativi americani potevano continuare a raccogliere grano, mais e altri cereali anche di notte, proprio grazie alla luminosità del disco lunare. Tra gli altri nomi noti della Luna Piena di settembre vi sono anche Luna Piena dell’Orzo e Luna Piena delle Alci in Amore.

Congiunzioni astrali di settembre

La prima congiunzione astrale di settembre è attesa per la sera del 6, quando la Luna al Primo Quarto danzerà col gigante gassoso Giove e la stella Antares, la più brillante della costellazione dello Scorpione. Poco più lontano, sulla sinistra, sarà visibile anche Saturno. Lo spettacolo sarà osservabile a Sud-Sud Ovest a partire dal tramonto. La congiunzione tra il pianeta e il satellite durerà fino alle 23:30 circa, quando Giove sparirà dietro all’orizzonte. Il secondo valzer celeste si verificherà la sera dell’8 settembre, quando la Luna concederà un duetto al “Signore degli Anelli”. La congiunzione astrale sarà visibile nel cielo meridionale e si concluderà attorno all’1:30 del giorno successivo. La terza e ultima congiunzione astrale del mese è prevista per domenica 29 settembre: vedrà protagonisti Venere e una sottilissima falce di Luna crescente (il Novilunio sarà il 28 settembre). Lo spettacolo sarà visibile al tramonto, con i due oggetti già molto bassi sull’orizzonte.

I pianeti

Per la prima parte di settembre Mercurio sarà inosservabile, ma garantirà piccole finestre osservative al tramonto nelle settimane successive. Il “Pianeta dell’Amore” Venere, dopo essere sparito dal cielo per qualche tempo, torna visibile la sera, ma sempre molto basso sull’orizzonte. L’occasione migliore per ammirarlo sarà durante la congiunzione astrale con la Luna di domenica 29. Marte sarà praticamente inosservabile per tutto il mese, mentre Giove e Saturno, dopo aver dominato il cielo estivo, riducono gradualmente la finestra di osservabilità nella prima parte della sera/notte. Il protagonista di settembre fra i pianeti sarà il gigante ghiacciato Nettuno, che il 10 settembre sarà in opposizione al Sole, cioè nel momento migliore dell’anno per essere osservato. Nonostante ciò, Nettuno resta inosservabile a occhio nudo ed dunque necessario l’uso del telescopio. Urano sarà ben visibile per tutte le notti, ma anch’esso richiede l’uso del telescopio, benché in cieli molto bui sia possibile tentare l’osservazione a occhio nudo (è ai limiti delle nostre capacità).

Pioggia di meteore

Le “stelle cadenti” più spettacolari di settembre sono indubbiamente le Aurigidi, il cui picco massimo è atteso nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre. Il tasso orario zenitale (ZHR, cioè il numero di meteore attese per ogni ora) è di circa 10-20, ma in alcune circostanze favorevoli possono dar vita a una vera e propria pioggia di scie luminose, con centinaia di fiammate visibili ogni ora. Per cercarle nel cielo bisognerà puntare lo sguardo a Nord Est, verso la costellazione dell’Auriga: il maggior numero di “fiammate” è atteso prima dell’alba. Tra il 6 e il 9 settembre potremo ammirare i picchi massimi delle epsilon Perseidi e delle Perseidi di settembre, due correnti minori (ma da non sottovalutare, soprattutto le prime) e omonime delle spettacolari “Lacrime di San Lorenzo” di agosto. Tutto il mese di settembre è comunque favorevole all’osservazione delle stelle cadenti, soprattutto dalle località con poco inquinamento luminoso.

Oggetti del profondo cielo

A settembre le costellazioni autunnali iniziano a “scalzare” quelle estive dal firmamento, sempre più basse sull’orizzonte e traslate verso Ovest. Tra gli oggetti del profondo cielo da osservare – e magari immortalare con la fotografia a lunga posa – segnaliamo gli ammassi M29 ed M39 nella costellazione del Cigno, il Doppio Ammasso del Perseo, la Galassia di Andromeda, la Galassia del Triangolo e la grande Nebulosa Nord America. Menzione d’onore per la Nebulosa Elica, una spettacolare nebulosa planetaria – conosciuta anche come “Occhio di Dio” – visibile nel cielo meridionale sopra la costellazione del Pesce Australe e sotto l’Acquario.

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