La scoperta delle variazioni climatiche a scala geologica (da Aristotele a Milanković)

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La scoperta delle variazioni climatiche a scala geologica (da Aristotele a Milanković)

Stiamo assistendo a cambiamenti climatici globali senza precedenti. La velocità di incremento nella concentrazione dei gas serra in atmosfera, il conseguente aumento della temperatura media globale e l’accelerazione nell’incremento del livello del mare che osserviamo in questi ultimi decenni non hanno riscontro nella storia umana e ben pochi termini di paragone nella storia geologica del nostro pianeta. Le variazioni attuali del clima sono da imputare all’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera prodotto dalle attività umane. Ma qual è la variabilità climatica del pianeta Terra nel corso dei tempi geologici?
di Leonardo Sagnotti
ingvambiente.com

Per capire fino a che punto i cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo siano imputabili alle attività umane, è necessario conoscere le caratteristiche legate alla dinamica del nostro pianeta. Per fare chiarezza su questo punto occorre ripercorrere lo sviluppo delle conoscenze e dei concetti acquisiti dall’uomo nel corso degli ultimi due-tre secoli. Una vera e propria rivoluzione delle idee che si impose nella comunità scientifica a partire dalla seconda metà del XX secolo.

Dedicheremo a questo argomento – quello di illustrare sinteticamente la storia dello sviluppo della conoscenza sui cambiamenti climatici su scala di tempo geologica – alcuni post specifici su questo blog. Questo primo post è dedicato agli albori delle conoscenze, a partire da Aristotele fino a giungere alla metà del XX secolo.

Cominciamo da un concetto base.

La Terra è riscaldata dal Sole, la cui energia ci arriva sotto forma di radiazione elettromagnetica, il cosiddetto irraggiamento solare. Circa il 30% di questa energia viene riflessa nello spazio, mentre il restante 70% viene assorbita dall’atmosfera (fenomeno noto come “effetto serra”) e ridistribuita nel pianeta dai processi di circolazione atmosferica e oceanica. A causa della presenza dell’atmosfera e del conseguente effetto serra la temperatura media della Terra si mantiene intorno ai 15°C (in assenza di atmosfera sarebbe circa -18°C ).

Oggi comprendiamo che la quantità di energia ricevuta dal sole, la composizione dell’atmosfera e la dinamica delle circolazioni atmosferiche ed oceaniche determinano il clima del nostro pianeta nel suo complesso. Viene ora naturale da chiedersi come siano variati questi parametri nel corso del tempo geologico e come sia variato di conseguenza il clima della Terra nel passato.

Fino a circa la metà del XX secolo assai poco era noto – anche nella ristretta cerchia degli addetti ai lavori – sulla storia climatica della Terra. Si riteneva generalmente che il clima attuale del pianeta fosse la condizione standard. Le epoche glaciali che avevano caratterizzato il Quaternario (circa gli ultimi 2 milioni di anni), di cui si erano messe in evidenze le tracce con i primi pionieristici studi geologici nel vecchio continente, erano considerate anomale deviazioni dalla norma.

Andando alle origini dei concetti, occorre rilevare che le prime testimonianze storiche risalgono alla Grecia classica. Aristotele (384-322 a.C.) è stato tra i primi a ragionare criticamente sui cambiamenti climatici, e nella sua opera “Meteorologica” scrive:

…. le stesse parti della Terra non sono sempre state umide o aride, ma cambiano, così come i fiumi si formano o si seccano. E cambiano anche le relazioni tra la terra e il mare, ed una località non rimane sempre terra o mare nel corso del tempo… Noi dobbiamo supporre che questi cambiamenti seguano un ordine o dei cicli.

Le prime basi scientifiche

Devono ad ogni modo trascorrere molti secoli prima che si cominciassero a porre le basi per le osservazioni scientifiche sul clima (il primo termometro, chiamato termoscopio, fu messo a punto a Padova nel 1597 da Galileo Galilei e le prime misure sistematiche della temperatura risalgono al 1659, in Inghilterra).

Le prime osservazioni sistematiche sulle evidenze geologiche che nel passato il clima potesse essere stato in effetti significativamente diverso dall’attuale, risalgono ai decenni a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo.

Nel 1795 il geologo scozzese James HuttonL’ARTICOLO CONTINUA QUI

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