L’anticiclone Nord africano negli ultimi 40 anni si è spostato verso Nord

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L’anticiclone Nord africano negli ultimi 40 anni si è spostato verso Nord

Ecco perché e quali sono gli effetti roventi sulla nostra estate
di Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it

Come nasce l’anticiciclone africano

Sulla verticale dell’equatore le  correnti roventi  tendono a salire verso l’alto , raffreddandosi  10 °C per km, fino a dare luogo ad una estesa  fascia nuvolosa e piovosa intorno all’Equatore.

Tali correnti una volta giunte alle alte quote si dirigono poi verso nord ma il loro cammino si interrompe bruscamente intorno 30° di altitudine

In effetti la progressiva deviazione verso destra (nell’emisfero Nord) imposta dalla forza di Coriolis,  fa sì che, già intorno 30° di latitudine, le correnti in quota, inizialmente  dirette verso Nord, siano ormai allineate quasi da ovest verso est, interrompendo così  il  loro viaggio verso il Polo.

 Ciò provoca, però, intorno a tale fascia di latitudini, un accumulo delle masse d’aria (da qui la fascia di alte pressioni subtropicali intorno 20-30 gradi di latitudine di cui fanno parte l’anticiclone delle Azzorre  e dell’anticiclone Nord africano.

Stante l’ingorgo di aria intorno a 30 gradi di latitudine,  la massa d’aria proveniente dall’equatore ha  come unica via di uscita è il deflusso verso il basso fino al suolo, per poi ritornare verso l’equatore come Alisei da Nordest

Ecco perché nella fascia subtropicale nell’atmosfera vi sono permanentemente correnti discendenti le quali riscaldano per compressione di 10°C per ogni km di discesa e provocano anche l’essiccamento della colonna d’aria. Questo spiega anche perché in tale fascia cadano le regioni più aride del pianeta.

Questo tipo di circolazione chiusa sul piano verticale tra l’equatore e i 30 gradi di latitudine,  è noto come Cella di Harley.

Ma le osservazioni relative agli ultimi 40 anni indicano che la Cella di Harley, a seguito del surriscaldamento del pianeta, si è spostata mediamente verso Nord di circa 2° di latitudine (circa 200-300 km).

L’immagine da satellite  fa vedere la fascia nuvolosa e piovosa sulle latitudini equatoriali e la fascia  sgombra da nuvole e quindi siccitosa intorno 30 gradi di latitudine.

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Perché lo spostamento verso Nord dell’anticiclone Nord africano

La fascia equatoriale ove è massimo il riscaldamento solare non è l’equatore geografico (latitudine zero) bensì un equatore “virtuale”  mobile noto come ITCZ (Inter Tropical Convergence Zone) perché qui gli Alisei dell’emisfero Sud si scontrano con quelli dell’emisfero Nord e da questa convergenza si innescano le correnti calde ascendenti che alimentano la cella di Hadley.

L’ITCZ in inverno si trova a 23  gradi di latitudine Sud, per poi  spingersi verso Nord fino a raggiungere l’equatore geografico i 21 marzo. Ma poi l’ITCZ seguita la sua corsa verso Nord fino a raggiungere latitudine di 2 3gradi Nord i 21 giugno e poi riprende il percorso inverso verso Sud.

Ma negli ultimi decenni la posizione  della ITCZ , la sede delle  spostata verso Nord di circa 200-300km e quindi anche la cella di Hadley e associati anticicloni si sono spostai verso Nord.

 Da qui le più frequenti incursioni negli anni “2000 dell’anticiclone africano verso la nostra penisola e quindi le estati molto roventi sull’Italia.

Ma in questi giorni la ITCZ è in ritardo sula tabella di marcia per cui possiamo sperare che almeno nei prossimi 10  giorni l’africano non si faccia vedere

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