Ocean Literacy: conoscere l’oceano per amarlo e proteggerlo

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Ocean Literacy: conoscere l’oceano per amarlo e proteggerlo

L’oceano cattura le nostre emissioni di anidride carbonica, mitiga la temperatura sulla Terra e svolge un ruolo primario nel ciclo idrogeologico da cui dipende la nostra vita e il nostro benessere. Eppure non siamo pienamente consapevoli dell’impatto che le nostre azioni hanno su questo ecosistema. Per questo nasce l’Ocean Literacy, con lo scopo di far conoscere la funzione e l’interazione che l’oceano ha con la nostra vita e con l’equilibrio dell’intero pianeta.
di Marina Locritani e Elena Giusta, con la collaborazione del team italiano della rete Ocean Literacy di EuroGOOS
tratto da www.ingvambiente.com

Per la gran parte di noi il termine Ocean Literacy non ha molto significato. In realtà è un concetto molto importante poiché spiega il rapporto esistente tra noi, l’oceano fonte principale di vita, e il pianeta.

In particolare con il termine anglosassone Ocean Literacy, che in italiano potremmo tradurre come cultura sull’oceano, si intende la capacità di comprendere la nostra stretta relazione con questa essenziale e vasta risorsa del nostro pianeta. L’interscambio quotidiano di azioni e reazioni con l’oceano richiede una nostra migliore e più profonda conoscenza dei fenomeni che impattano sul suo stato. Soprattutto, è necessario  essere consapevoli dell’importanza di tutelare la risorsa blu che cattura le nostre emissioni di anidride carbonica e svolge un ruolo primario nel ciclo idrologico da cui dipendono la nostra vita e il nostro benessere.

Questa tematica è emersa vent’anni fa per sensibilizzare il sistema educativo statunitense sull’importanza dello studio dell’oceano. Da allora l’Ocean Literacy è stata introdotta come elemento di base dei programmi educativi in molti Paesi, anche europei ma, purtroppo, non ancora in Italia.

Ma molto lavoro comunque è stato fatto, muovendosi nella direzione della diffusione dell’importanza di questa tematica. La rete internazionale sull’oceanografia operativa EuroGOOS (European Global Observing System), che tra i suoi 44 membri annovera anche l’INGV, l’ISPRA, il CNR-ISMAR, il CMCC, l’OGS, ha costituito un gruppo di lavoro italiano (**) sull’Ocean Literacy. Il gruppo ha il compito di censire le iniziative di formazione e sensibilizzazione sulle scienze marine disponibili e di condividerne le conoscenze e gli sforzi futuri. Il censimento è ancora in corso, ed il materiale raccolto dal gruppo italiano sarà aggiunto a quello internazionale già scaricabile qui.

Figura 1. La rete sull’Ocean Literacy di EuroGOOS è stata istituita per potenziare gli sforzi nazionali dei membri EuroGOOS e contribuire ad un più ampio sforzo a livello globale.

Tra le attività più recenti, EuroGOOS ha contribuito all’organizzazione del primo summit mondiale dell’Ocean Literacy, realizzato dalla Commissione Intergovernativa oceanografica dell’agenzia delle Nazioni Unite (lOC-UNESCO). Il summit si è tenuto lo scorso 8 giugno, in corrispondenza della giornata mondiale degli oceani. A causa della pandemia in corso l’evento non ha potuto svolgersi in presenza a Lisbona a margine della conferenza internazionale sull’oceano. Il summit ha comunque riunito virtualmente circa 1600 partecipanti, rappresentanti di enti di ricerca, di organizzazioni internazionali e nazionali con responsabilità di governo, membri di fondazioni e associazioni no-profit, esperti di comunicazione e campagne di sensibilizzazione sociale, nonché animatori di iniziative e progetti sui temi relativi a mari ed oceani. Aperto da un saluto della direttrice generale dell’UNESCO, l’evento è proseguito con gli interventi di molti relatori di diversa nazionalità e ambito professionale. Il lavoro si è svolto… L’ARTICOLO CONTINUA QUI

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