La Niña in atto potrà influenzare la tendenza statistica del clima di dicembre 2020

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La Niña in atto potrà influenzare la tendenza statistica del clima di dicembre 2020

di Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it

In un recentissimo articolo abbiamo descritto di come “potrebbe” essere il clima di dicembre 2020 secondo il trend palesato dal mese in analisi, negli ultimi 20 anni. Ma quest’anno sul pacifico Tropicale è presente La Niña, uno dei pochi fenomeni in gradi di modificare il clima a scala almeno per 1 fino alla prossima primavera. La Niña è ora presente nel Pacifico tropicale e le previsioni suggeriscono che queste condizioni continueranno durante i mesi invernali. 

Cosa è la Niña

La Niña è una delle tre fasi del fenomeno noto come ENSO  (El Niño Southrn Oscillation). Fase calda con il Niño, fase fredda con la Niña, fase ”neutra (nè Niño,né Niña). Durante La Niña, forti alisei  da Est spingono acqua calda  superficiale verso il Pacifico equatoriale occidentale, provocando una risalita di acqua fresca Uwelling) dalle profondità oceaniche nel Pacifico orientale con conseguente raffreddamento delle acque superficiali del Pacifico tropicale orientali

Questi cambiamenti nella posizione dell’acqua calda e fredda dell’oceano spostano le precipitazioni verso il Pacifico occidentale (superficie marina più calda), dando luogo a mesi di piogge torrenziali  sul nord-est dell’Australia e l’Indonesia . Mentre le aree dall’altra parte del Pacifico tropicale, come la California, potrebbero essere a rischio di siccità. La Niña può persino influenzare la corrente a getto dell’Atlantico , che delimita l’aria polare dall’aria temperata delle medie latitudini.

Come la Nina modifica la circolazione sull’Europa

In particolare nel tardo autunno e all’inizio dell’inverno  tende a rinforzare l’anticiclone delle Azzorre, impedendo così alle perturbazioni atlantiche di raggiungere direttamente  l’Europa Occidentale. Le  fredde perturbazioni atlantiche e annessa corrente a getto polare per aggirare  l’anticiclone delle Azzorre, sono  contratte a raggiungere Scandinavia e Polonia per scendere verso i Balcani e qua qui anche verso l’Italia.

Tutto ciò è testimoniato dalla figura sottostante è rappresentata la correlazione tra La Niña (indice ENSO negativo) e le anomalie di pressione sul Continente europeo

  1. Correlazione negativa invece Atlantico, sta indicare che con La Niña tende aumentare pressione sul Medio Atlantico e conseguente rinforzo anticiclone delle Azzorre;

2. Correlazione positiva Invece sull’Est europeo e Italia, ove quindi la pressione tende a diminuire tende a scendere a seguito del passaggio dei cicloni Nord atlantici passaggio.

Vedi immagine di copertina.

I possibili effetti della La Niña sul clima di dicembre in Europa e in Italia

Temperatura

La  correlazione tra La Niña ( Indice ENSO negativo) e la temperatura  a dicembre è positiva su Italia ed Est europeo  il che significa che  sarà un inverno probabilmente un pò più freddo di quelli degli  ultimi 3 anni.
Più freddo rispetto alla tendenza statistica per dicembre  di cui abbiamo parlato in un recente articolo citato all’inizio. Comunque onde evitare interpretazioni strumentali, temo che il probabile raffreddamento  indotto dalla Niña non riuscirà ad arrestare il Global Warming.

Insomma dicembre 2020, per merito della Niña,  potrebbe essere soltanto meno caldo degli ultimi 3 anni.

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Le precipitazioni

Le perturbazioni che arrivano dai Balcani – come previsto in presenza di Nina – sono seguite da aria fredda e quindi più secca dai quadranti settentrionali.  Pertanto la Niña non dovrebbe  mordicare la piovosità di dicembre come prevista dalla statistica climatica, come  dalla scarsa  correlazione  tra  ENSO piogge sull’Italia

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Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci

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