Animali e piante soffrono la rapidità dei cambiamenti climatici!

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Animali e piante soffrono la rapidità dei cambiamenti climatici!

Uno studio evidenzia questa gravissima situazione
Team MeteoGiuliacci

CAMBIAMENTI CLIMATICI

Le specie viventi, animali e vegetali, sono state plasmate nel corso di millenni dall’ambiente circostante, e in particolare dalle condizioni climatiche: è il processo dell’evoluzione, che generazione dopo generazione seleziona gli organismi più adatti a sopravvivere. Ecco allora che, man mano che l’ambiente si modifica, vengono selezionate quelel caratteristiche che permettono all’organismo di adattarsi meglio. Ma cosa succede se l’ambiente cambia troppo velocemente?

Cambiamento climatico troppo veloce, evoluzione in ritardo

Secondo i risultati di una recente ricerca (“Rates of projected climate change dramatically exceed past rates of climate niche evolution among vertebrate species”) molte specie di vertebrati, per adattarsi al rapido cambiamento climatico che caratterizza il Global Warming, dovrebbero aumentare di circa 10000 volte la velocità con cui si evolvono! Per giungere a questi sconvolgenti risultati i ricercatori hanno analizzato i dati genetici di numerose specie al fine di determinare quando queste si sono differenziate: hanno così ottenuto una stima approssimativa del ritmo a cui ciascuna specie si evolve.

Clima futuro e rischio estinzione

Gli autori della ricerca, John Wiens dell’Università dell’Arizona e Ignacio Quintero della Yale University, hanno studiato 17 gruppi animali, comprendenti ben 540 specie fra anfibi, uccelli, rettili e mammiferi, e sono così giunti alla conclusione che molte di queste specie impieghino circa un milione di anni per adattarsi a variazioni di temperatura ci circa un grado. Tuttavia, le principali proiezioni climatiche indicano un aumento delle temperature medie planetarie di almeno 2 gradi entro la fine del secolo: ciò significa che, se non dovessero riuscire a migrare verso luoghi più freschi, molte specie probabilmente non riusciranno a evitare l’estinzione. 



Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci

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