Ecco cos’è il downburst, pericoloso e sempre più frequente

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Ecco cos’è il downburst, pericoloso e sempre più frequente

Pericoloso, piuttosto frequente e spesso scambiato in maniera inopportuna per una tromba d’aria. Conosciamo meglio il fenomeno del Downburst per prevenirne le conseguenze
tratto da Centro Meteo Emilia Romagna
di Federico Antonioli
foto di Copertina di Giada Tocci

Parliamo del Downburst, un fenomeno spesso scambiato, erroneamente, per una tromba d’aria da parte di molti giornalisti e che presenta caratteristiche proprie, nonché una maggior diffusione nelle nostre zone rispetto ai tornado.

Cercando di semplificare il più possibile, possiamo dire che il Downburst non è altro che una colonna di aria fredda in discesa dal temporale, la quale una volta in prossimità del suolo si espande orizzontalmente in tutte le direzioni.

Le raffiche possono risultare molto severe nell’ordine dei 100 Km/h o talvolta superiori, capaci quindi di causare danni in maniera anche estesa alle infrastrutture e all’area coinvolta. Tornado

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Downburst
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Tornado

È evidente la differenza con il Tornado, la cui caratteristica principale è quella di essere un fenomeno vorticoso caratterizzato da un’azione di risucchio verticale. Anche il Downburst può produrre vortici, ma come possiamo vedere dall’immagine, essi sono sul piano orizzontale; inoltre questi vortici, a differenza di quelli della tromba d’aria, non producono rilevanti modifiche alla direzione del vento al suolo.

Le raffiche da Downburst hanno la peculiarità di essere lineari, producendo quindi un’azione di spinta (e non di risucchio) dal momento in cui la colonna d’aria fredda in prossimità del suolo si espande.

Tipologia di Downburst

Downburst a Piacenza, Luglio 2017

Possiamo distinguere i Wet Downburst, ossia i downburst accompagnati da precipitazioni, pioggia ma anche grandine e sono anche i più frequenti. Oltre alle raffiche, anche le precipitazioni risultano intense e questo è causa anche della ridotta visibilità riferita da molti testimoni.

Più raro, il Dry Downburst, ossia downburst secco, avviene quando le precipitazioni, attraversando uno strato di aria particolarmente secca evaporano prima di giungere al suolo. Questo causa la formazione di forti raffiche di vento.

A seconda delle dimensioni, distinguiamo anche il Microburst, che interessa un’area ridotta, in linea orizzontale inferiore ai 4 Km, potendo generare raffiche superiori ai 250 Km/h, dal Macroburst, sviluppato su ampia scala e con venti superiori ai 200 Km/h.

Tra questi ultimi due vi è anche una durata differente, con il primo che si colloca tra i 2 e i 5 minuti in media, fino a un massimo di 10, ed il secondo che “viaggia” tra i 5 e i 20 con un massimo di 30 minuti. 

Nessuna descrizione della foto disponibile.
Campello sul Clitunno (PG) – Foto Francesco Riccetti

I Macrobursts risultano mediamente frequenti in presenza di QLCS(Quasi-Linear Convective System) nonché nei MCS(Mesoscale Convective System) e nei MCC(Mesoscale Convective Complex).

Danni da Downburst

È proprio grazie al fatto che le raffiche del Downburst esercitino un’azione di spinta che si può diversificare il danno prodotto da quest’ultimo piuttosto che da un tornado.

Per i motivi detti sopra, le strutture danneggiate, così come vegetazione, tegole e via dicendo, tenderanno ad essere disposte secondo un’unica direzione, mentre la loro distribuzione sarà disomogenea proprio a causa delle raffiche di differente intensità. Danni da Downburst Foto Alberto Gobbi

I danni da tornado son riconoscibili dalla “traccia” lasciata dallo stesso durante il passaggio, nonché dalla disposizione di quanto danneggiato che andrà ad assumere una disposizione simil-circolare.

Il problema comunicativo

La parentesi è necessario aprirla, e sottolinearla, anche per mantenere fede all’impegno che come Centro Meteo Emilia Romagna abbiamo nei confronti della sana meteorologia e della sua divulgazione.

Accade troppo spesso che, in presenza di Downburst si ricorra a titoli fin troppo semplicistici, chiamando in causa, in maniera totalmente inopportuna, la “tromba d’aria”(o tornado, i due termini sono sinonimi). Ne consegue che non è solo pignoleria, bensì correttezza scientifica dettata anche dalla natura differente dei due fenomeni. È quindi necessario adottare termini atti a descrivere meglio il fenomeno. Nel caso in cui la problematica sia “il termine in inglese”, l’utilizzo di frasi come “tempesta di vento” o “forti raffiche di vento” è più che mai adatto, anche se non rappresenta precisamente quanto accade durante il downburst o microburst

L’utilizzo di terminologia corretta, permette a tutti i cittadini di essere informati su quanto accade, aumentando quindi il bagaglio di conoscenze del singolo, utile ai fini della prevenzione, che ricordiamo, parte anche da ciascuno di noi.

Si ringrazia per le grafiche su Downburst e Tornado, “Serenissima Meteo”.

Per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento cliccare qui

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