Dettagli mai visti nelle 19 galassie a spirale ritratte dal Webb Telescope (VIDEO)

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Dettagli mai visti nelle 19 galassie a spirale ritratte dal Webb Telescope (VIDEO)

Aiuteranno a capire i meccanismi di formazione delle stelle
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Sono davvero ipnotiche le immagini di 19 galassie a spirale immortalate con un dettaglio senza precedenti dal James Webb Space Telescope, gestito dalle agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa e Canada.

Le galassie fanno parte dell’universo a noi più vicino e sono ricche di dettagli inediti di stelle, gas e polveri che forniranno informazioni preziose sulla struttura delle galassie e sui processi di formazione ed evoluzione stellare.


Le immagini sono state pubblicate dalla collaborazione internazionale Physics at High Angular resolution in Nearby GalaxieS (Phangs), sostenuta da oltre 150 astronomi di tutto il mondo e che comprende osservazioni fatte su tutto lo spettro elettromagnetico con i più grandi osservatori sia da terra che dallo spazio, tra cui Alma, Vlt e Hst.

This spiral galaxy was observed as part of the Physics at High Angular resolution in Nearby GalaxieS (PHANGS) program, a large project that includes observations from several space- and ground-based telescopes of many galaxies to help researchers study all phases of the star formation cycle, from the formation of stars within dusty gas clouds to the energy released in the process that creates the intricate structures revealed by Webb’s new images. NGC 1087 is 80 million light-years away in the constellation Cetus. Learn more about what can be seen in this vast collection of Webb images here. [Image description: Webb’s image of NGC 1087 shows a densely populated face-on spiral galaxy anchored by a central region that takes the shape of a short line. Its filamentary orange spiral arms appear muddled together and it is difficult to pick out individual spiral arms. The arms extend to the edges and rotate clockwise.]



“L’obiettivo del progetto è studiare il processo di formazione stellare, come questo venga influenzato dall’ambiente circostante e viceversa come la formazione stellare a sua volta lo influenzi attraverso processi cosiddetti di feedback”, spiega Francesco Belfiore dell’Inaf di Arcetri, unico ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica impegnato nel progetto Phangs.



Al consorzio partecipa anche Mattia Sormani, che dopo dieci anni all’estero è oggi un ‘cervello di ritorno’ in Italia: in primavera prenderà servizio all’Università dell’Insubria, nella sede di Como, per studiare il trasporto di materia verso il centro della Via Lattea e l’alimentazione dei buchi neri, progetto per il quale ha vinto l’Erc Starting Grant 2023.

This spiral galaxy was observed as part of the Physics at High Angular resolution in Nearby GalaxieS (PHANGS) program, a large project that includes observations from several space- and ground-based telescopes of many galaxies to help researchers study all phases of the star formation cycle, from the formation of stars within dusty gas clouds to the energy released in the process that creates the intricate structures revealed by Webb’s new images. NGC 628 is 32 million light-years away in the constellation Pisces. Learn more about what can be seen in this vast collection of Webb images here. [Image description: Webb’s image of NGC 628 shows a densely populated face-on spiral galaxy anchored by a central region that has a light blue haze. Spine-like f spiral orange arms extend to the edges and rotate counterclockwise.]



I sorprendenti dettagli delle galassie presenti nelle immagini sono frutto della combinazione di dati ottenuti nel vicino e medio infrarosso grazie a diversi strumenti a bordo del telescopio Webb: NirCam ha immortalato milioni di stelle visibili nei toni del blu, alcune delle quali sparse nei bracci di spirale delle galassie o raggruppate in ammassi stellari; i dati dello strumento Miri, invece, evidenziano la polvere incandescente, mostrando le zone in cui questa si localizza intorno e tra le stelle. A queste lunghezze d’onda sono inoltre visibili nei toni del rosso le stelle che non si sono ancora formate completamente e restano avvolte nel gas e nella polvere che ne alimentano la crescita. Tra le strutture riconoscibili nelle immagini sono presenti anche ampi gusci sferici nel gas e nella polvere che potrebbero essere il residuo di esplosioni di una o più stelle.

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